Nello Donnarumma, il giovane primo cittadino di Palma Campania, nel 2020 annunciava in pompa magna l’adesione a Fratelli d’Italia, el corso di una conferenza stampa con la presenza, tra gli altri, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, allora capogruppo alla Camera, e del sottosegretario Andrea Delmastro, al tempo commissario del partito nel capoluogo partenopeo. “Facciamo dell’onestà e della capacità – furono le dichiarazioni di Lollobrigida – il nostro elemento distintivo. Quando sindaci aderiscono al nostro partito danno l’ossatura corretta di un partito non evanescente, di un movimento che non è la sagra dell’occasione”. Dopo pochi anni è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla procura di Nola e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, su una presunta corruzione e sullo svolgimento di alcune procedure di gara. Iscritto da tre anni e mezzo al partito della premier, Donnarumma può essere considerato un enfant prodige della politica locale. Consigliere di Palma Campania dal 2013, eletto all’età di 27 anni, divenne sindaco cinque anni più tardi, nel 2018, ed è stato riconfermato per un altro mandato nel 2023, quando ha raccolto il 64,26% delle preferenze. Un piccolo plebiscito a incorniciare anche la sua scalata nel partito.
Poi, la nomina di Donnarumma a vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e di recente l’ambizione di diventare segretario del partito nel congresso da celebrarsi di qui a breve. Le indagini si sono concentrate sul presunto svolgimento illecito di alcune procedure di gara, tra cui quelle inerenti la manutenzione stradale e i lavoro di ristrutturazione nelle scuole. Al momento il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha adottato il decreto di sospensione a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria nei confronti, oltre che del Sindaco di Palma Campania, di 19 persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Nola. I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, con le ipotesi di reato contestate a vario titolo agli indagati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato. Oltre al sindaco Donnarumma, ai domiciliari è finito anche l’ingegnere Salvatore Felice Raia, responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania. Sottoposti al divieto di dimora in città l’architetto Monica Ventura, rup che si sarebbe occupata di un affidamento, Nicola Borrelli, rappresentante di una catena di supermercati, e Luigia Barone, dipendente di una società che avrebbe ottenuto un appalto. Misura cautelare del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di un anno per gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino. Tra le accuse mosse nei confronti del sindaco Donnarumma ci sarebbe anche la “gestione personalistica” del Comune di Palma Campania, con alcuni affidamenti diretti a ditte di imprenditori favoriti rispetto ad altri. Nel corso delle indagini, i carabinieri avevano sequestrato il telefonino del sindaco, sul quale la Procura di Nola aveva eseguito una perizia tecnica.