Crudo, nudo, il conflitto in Medio Oriente continua senza sosta non risparmiando nessuno. Comprese le donne, compresi gli anziani, compresi i bambini. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di un discorso alla nazione turca, ha affermato: «L’amministrazione di Israele, appoggiata da un sostegno senza condizioni da parte dell’Europa e dell’America, commette da 25 giorni crimini davanti agli occhi di tutto il mondo. Questo attacco dimostra come Israele non rispetti alcuna legge. I Paesi che sostengono di essere la culla della civiltà sostengono questo massacro attivamente», criticando il mondo occidentale. Erdogan è tornato a chiedere un cessate il fuoco a Gaza affermando che “aprirebbe una via per la pace permanente” e ha lanciato un nuovo appello per l’apertura di corridoi umanitari per inviare assistenza a Gaza.
il ministro della difesa israeliana Yoav Gallant ha offerto, in queste ore, il consueto punto del giorno sulle operazioni militari: «L’esercito sta ottenendo significativi risultati nelle operazioni di terra nella Striscia ma sta pagando un duro prezzo. Stiamo dispiegando forze su larga scala nel profondo della Striscia. Ci sono battaglie contro le nostre forze che operano li e i risultati sul campo sono molto alti. Le forze di difesa israeliane hanno rivendicato di aver colpito una cellula terroristica nel sud del Libano che voleva condurre un attacco con missili anti tank, e di averne uccisi tutti i componenti. L’Idf ha aggiunto di aver colpito un altro sito della milizia sciita Hezbollah nell’area, in risposta ad attacchi ripetuti con razzi e missili contro il nord d’Israele».
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli U.S.A, Jake Sullivan, in un’intervista al quotidiano francese Le Monde ha affermato: «Proteggere i civili a Gaza è una necessità morale e strategica. Quando il presidente incontra il primo ministro Benyamin Netanyahu quando il segretario di stato Anthony Blinken, il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e il generale Lloyd Austin (capo di stato maggiore delle forze armate, ndr) parlano con i loro omologhi, noi trasmettiamo loro la nostra convinzione profonda: proteggere i civili e permettere che l’invio di aiuti vitali arrivi fino a loro, fa parte di una necessita morale e strategica. E’ un punto centrale nelle affermazioni pubbliche e private che facciamo, e tale resterà. secondo me, è possibile arrivare ad un futuro in cui Gaza non possa essere utilizzata come una base terroristica per minacciare Israele o chiunque altro. Quando il presidente esclude di tornare al 6 ottobre, vuole dire due cose: primo, che Hamas non deve mantenere la capacità per continuare a rappresentare una minaccia strategica per Israele. Poi, che ci deve essere un orizzonte politico per il popolo palestinese, ancorato nella soluzione dei due Stati. E questo affinché il futuro di Gaza e della Cisgiordania sia fatto di pace, e non di violenza».