Al Signal Iduna Park di Dortmund, l’Italia fa il suo esordio nell’Europeo contro l’Albania.
Spalletti scioglie le riserve e schiera una formazione a metà tra 3-4-2-1 e un 4-2-3-1 con l’esordio in difesa di Calafiori mentre in mediana, la coppia Jorginho – Barella a supportare le incursioni del tandem Chiesa – Pellegrini e dell’unica punta Scamacca. Sylvinho, invece, si affida ad un 11 più ordinato con Broja unico terminale offensivo pronto a sfruttare le incursioni degli esterni, in particolare quelle dell’ex Napoli Hysaj. In cabina di regia, l’italiano Asslani.
Partita che già diventa uno snodo importante per il Gruppo B in virtù della vittoria della Spagna nella partita del pomeriggio. Arbitra il tedesco Zwayer.
20 minuti di puro spettacolo a Dortmund con l’Italia che prima subisce il vantaggio di Bajrami (dopo 28 secondi dal fischio di inizio, è la rete più veloce della storia della competizione) dopo un errore di Di Marco su rimessa laterale ma poi la ribalta grazie al colpo di testa di Bastoni (dagli sviluppi di calcio d’angolo) e alla conclusione di controbalzo da fuori area di Barella. Da lì in poi, monologo degli azzurri che giocano in ampiezza costringendo gli avversari a chiudersi sulla propria trequarti e al 30esimo, Frattesi rischia di calare il tris ma il suo scavetto si ferma sul palo esterno della porta di Strakosha. Ci prova anche Scamacca ma il suo rasoterra è troppo centrale e permette al numero uno albanese di deviare in calcio d’angolo. 3 minuti di recupero ma all’intervallo, Italia in vantaggio 2 a 1 e soprattutto il 70% di possesso di palla.
Comincia la ripresa (gli stessi 22 dell’inizio) e l’Italia cerca subito di impostare il proprio gioco con la solita fitta rete di passaggi e come nel primo tempo, l’imprecisione nega la gioia personale a Scamacca prima e Frattesi dopo. Gli azzurri gestiscono la partita anche in virtù di un’Albania che non si rende mai pericolosa dalle parti di Donnarumma e spesso, gli albanesi perdono palla sulla mediana creando degli spazi per gli inserimenti azzurri, in particolare per Frattesi e Di Lorenzo. Nonostante il vantaggio, Spalletti non è soddisfatto, urlando e sbracciando dalla panchina e complice un po’ di stanchezza avvertita dai suoi, dal 70esimo il tecnico azzurro rivoluziona la sua squadra con gli inserimenti di Cristante, Cambiaso, Retegui e Darmian. All’86esimo, però, brivido per gli azzurri: Darmian perde la marcatura eManaj va vicino al pareggio ma Donnarumma tocca la palla quel poco che basta per deviarla. 4 minuti di recupero, dentro anche l’italo – brasiliano Folorunsho per reggere l’attacco albanese ma al fischio finale, l’Italia si porta a casa i primi 3 punti di questo Europeo.
Ottimo esordio per la Nazionale azzurra che si riprende dopo lo shock iniziale, imponendo il proprio gioco (e ritmo) e seguendo in modo minuzioso i dettami del proprio tecnico, il quale in 10 mesi, ha già lasciato la sua impronta. Buona la prova dell’esordiente Calafiori (in coppia con Bastoni) come anche la performance di Scamacca, vero numero 9 di questa Nazionale.
Prossimo appuntamento il 20 a Gelsenkirchen contro la Spagna per la testa del girone.