Il Napoli si prepara al big match dell’Olimpico contro la Lazio, gara valevole per la quinta giornata di campionato. Un avvio non perfetto per la squadra di Spalletti che, reduce da due pareggi nelle ultime due gare, dovrà provare a riscattarsi. Ecco le parole dell’allenatore azzurro alla vigilia del match.
Kvara
“Sono cose nomali che dipendono dalla forza dell’avversario, dalla condizione, è un ragazzo che viene da un Paese differente, abituato a cose differenti, adattamento e conoscenza ci vogliono. Per trovare scorciatoie a questo adattamento si bruciano più energie, sono periodi. Il rodato (inteso come rodaggio) è un investimento che dobbiamo fare”.
Nuovi arrivati
“Il rodaggio è a un buon punto, si comincia a conoscersi anche quando analizziamo gli avversari e parliamo di quel che vorremmo offrire durante le partite. Secondo me siamo a buon punto, negli allenamenti la palla gira abbastanza bene, ritmi e velocità sono giusti, bisogna andar forte, molte fasi della partita vanno fatti forte. Quando ci neutralizzano, dobbiamo ritrovare il nostro gioco. Stare corti per riconquistare palla alta”.
La partita contro la Lazio
“La qualità del calcio di Sarri è riconoscibile molto da un punto di vista di sistema abbastanza rigido, 4-3-3. Poi è chiaro che ogni tanto ci si passa dal 4-3-3. Poi però i sistemi si deformano, non rimane sempre 4-3-3 e si va a prendere quegli spazi, i vuoti che gli avversari lasciano. I calciatori debbono adattarsi a uno scenario differente. La Lazio fa un calcio di pressione costante e continua, e hanno spazio alle loro spalle per esaltare la qualità del Napoli. Però ti montano addosso pestandoti bene, restringono gli spazi. Dobbiamo essere bravi a trovare i vuoti che non sono sulla tre quarti ma dove gli altri li lasciano purtroppo”.
Il rapporto con i tifosi
“Sono felicissimo di essere l’allenatore del Napoli. Le ambizioni sono a un livello di qualità che non so se gli altri ci possono arrivare ma che non gli garantisco niente. Io faccio ciò che mi è richiesto, se non sono gradito a tutti (ride, ndr), la mia risposta è questa”.
Su Raspadori
“È un calciatore duttile, che sa riconoscere e adattarsi a questi vuoti. Sa reggere la palla addosso e non gli dà fastidio perché un muscolare. Può fare punta esterna, trequartista, mezz’ala, prima punta, giocatore abbastanza completo. Il calcio è facile perché ne possono parlare tutti. Ma se si va al di là del facile si può avare qualche indicazione e qualche conoscenza”.
Su Ndombele
“Secondo me Ndombele è un gran calciatore, deve conoscere delle cose, si sente il rumore della palla quando la passa, ha sempre lo specchietto retrovisore ben angolato per vedere dietro, ha imbucate di grandissima qualità, ha un gran tiro, ha un buon impatto fisico, bisogna un pochettino elevare il tutto e farlo giocare qualche volta”.
Su Kim
“Una certezza, un sicurezza, fin dal primo momento si è vista la sua personalità, la naturalezza nell’essere di livello. È sulla buona strada per essere come il Comandante (Koulibaly)”.
Rapporto con l’ambiente
“Non avverto nulla o meglio posso avvertire anche tutto, ma non modifico il mio comportamento, il mio lavoro. Faccio allenamenti fatti bene per riuscire a sviluppare grande gioco che sia riconoscibile per sportivi di palati fini come quelli del Napoli. Mi garba campare e non per aria. Se non vinci, hai fallito. Non lo so se vinco. O vinci o hai fallito. Li avete presi in visione i calciatori quelli partiti e quelli arrivati? Li avete visti bene? L’anno scorso quando abbiamo fatto una partita non buona, poi siamo andati a ribaltare e abbiamo fatto vedere subito personalità. Questo corso lo dobbiamo valutare. In questo percorso di crescita si può fare tutto velocemente o lentamente. Che avevamo bisogno di tempo per diventare un gruppo come quello dell’anno scorso, lo avevo messo in conto”.
I calciatori nuovi e l’esperienza
“Ho detto una cosa normale sull’esperienza, conta ma si va ad acchiappare velocemente. Bisogna essere competitivi per l’alta classifica, non ci si può mettere tanto. Mi aspetto disponibilità e ricerca di fare queste conoscenze, di assumere la sagoma di calciatore forte., Non siamo club che può limitarsi a dire abbiamo sfortuna, dobbiamo giocare un calcio di livello ed essere feroci perché siamo il Napoli”.
Sono soddisfatto del mercato
“Voglio avere un gioco riconoscibile e dobbiamo stare nel gruppo delle migliori, il condominio. L’unica via per far diventare calciatori del Napoli i nuovi arrivati è farli giocar nel Napoli. Abbiamo avuto qualità di gioco sotto livello per quello che deve essere il nostro modo di fare”.
I sistemi di gioco
“I sistemi di gioco sono sulla carta quando lei li prende e li guarda. Poi ci si discosta da quella posizione. I sistemi cambiano nel corso della partita. Quando Di Lorenzo sale nelle sovrapposizioni o interne o esterne, Politano è dentro il campo. Kvara è forte a fare questo uno contro uno, se riesce a far prevalere le sue qualità è un calciatore che lo sa fare che poi è la soluzione a tutti questi discorsi. Se supera l’avversario, lo schema lo fa da solo. Che poi è il calcio di cui si sta parlando adesso. Ci si va sempre meno sopra agli avversari perché sono tutti fisici, tignosi, non si sottomettono. Tra 4-2-3-1 e 4-3-3 non c’è grande differenza”.
La sottopunta. Abbiamo aspettato la trentacinquesima per vedere Mertens giocare sottopunta, Raspadori ha giocato dopo 10 allenamenti
“Non voglio rispondere male. L’anno scorso quando non ci ha giocato Mertens, ci ha giocato sottopunta Zielinski ed Elmas. Non c’era Mertens che probabilmente per la fase offensiva aveva capacità di cercare gli angoli della porta. Quando abbiamo fatto 4-3-3, abbiamo vinto nove partite di fila. Servono i fermi immagine per vedere come stiamo giocando. L’importante è che abbiamo una buona squadra, che serve il rodaggio, che per scaldarsi d’inverno serve metterla adesso la legna a posto. È difficile avere chiaro il giorno prima come si va a giocare. Gli allenamenti vanno visti per capire chi ha smaltito la fatica, chi è più pronto. Ieri mezza squadra non si è allenata, deve fare defatigante. Oggi è difficile dire chi scenderà in campo e ci sto molto attento ma poi le scelte le sbaglio. Diventerà facile commentare le sostituzioni, ogni volta che non si vincerà sarà così ma è impossibile giocare sempre con gli stessi con queste partite così ravvicinate. Giocheranno in tanti di quelli che abbiamo in rosa”.