La prima notte da campioni sorride al Napoli soltanto per i 3 punti. A Braga finisce 2-1 a favore dei Campioni d’Italia che poco meritano questo appellativo. Analizziamo Braga-Napoli nelle nostre Dieci Opinioni in versione Champions.
- Capitan Di Lorenzo. Monumentale Giovanni Di Lorenzo: te lo ritrovi dappertutto, lotta su tutti i palloni in ogni parte del campo. E’ il migliore insieme a Victor Osimhen, sfortunatissimo nel primo tempo con due pali e una traversa. Il gol del numero 22 trascina il gruppo che lo festeggia tutto. “22 ‘o pazzo, perché sono pazzo della maglia del Napoli”, ha detto nello spot di Now. Non c’è frase più vera.
- Analisi della partita. Il primo tempo fa ben sperare: il Napoli è sfortunatissimo, Osimhen le prova tutte ma non riesce a portare in vantaggio i suoi. Il gol di Di Lorenzo è l’illusione di un secondo tempo ottimo o quantomeno tranquillo. L’appellativo di Campioni d’Italia va bene soltanto perché gli azzurri sanno soffrire. Il gol fortunoso nel finale va controbilanciare la sfortuna della prima frazione. Male, a tratti malissimo la difesa.
- Batjuan. “Ho subito delle critiche, ma io ho le spalle larghe. Lasciate stare i ragazzi, io cerco di difendere al meglio la maglia del Napoli”. Parole di Juan Jesus, imperdonabile sull’1-1 del Braga: Ostigard (sfida da dimenticare la sua) si fa superare in marcatura e il brasiliano invece di difendere la zona, pensa a chiamare un inesistente fuorigioco. In coppia col norvegese solo guai, ma la colpa non è del tutto sua: JJ è un ottimo uomo spogliatoio, ma non può fare una stagione intera da titolare.
- Finalmente Natan. Minuto 90: Natan Bernardo de Sousa fa finalmente il suo esordio in una gara ufficiale. Era stato acquistato dal Red Bull Bragantino per sostituire Kim, ma ha dovuto attendere un mese per poter giocare. Un buon inizio, troppo poco per giudicare il giovanissimo. Si fa comunque trovare pronto bloccando l’ingresso in area di un attaccante con un tackle perfetto per mettere in calcio d’angolo.
- #GarciaOut. Nessun dubbio per i tifosi, molti quotidiani sottolineano l’assenza di comunicazione tra i reparti. Lobotka è irriconoscibile: non è più il regista e gli azzurri sembrano confusi. Il magico esordio col Liverpool dello scorso anno sembra un ricordo ormai lontanissimo. Per noi la ragione sta nel mezzo: bocciare Rudi Garcia dopo neanche un mese dall’inizio della stagione ci sembra eccessivo, ma è vero anche che forse il francese ha peccato di presunzione. Non si può pretendere di sradicare gli automatismi della squadra campione d’Italia tutto in una volta e dare la colpa ai ragazzi senza fare mea culpa. Menomale che di fronte agli azzurri c’era il modesto Braga. Contro il Real Madrid ci vuole ben altro.
- Kvaratskhelia. Quando lo scorso anno il georgiano ha esordito in maglia azzurra ha lasciato tutta l’Italia, anzi tutta Europa, a bocca aperta. Adesso, sembra che Kvara non riesca nemmeno a saltare l’uomo. Troppo timidi i dribbling e gli scatti per impensierire i lusitani. Forse il 77 è un po’ nervoso per via dell’infortunio durante la preparazione e le varie sostituzioni. No, la scorsa stagione non è stato solo un caso: la stella di Tbilisi tornerà presto a splendere.
- Il girone C. La prima giornata del girone vede vittoriose Napoli e Real Madrid. I ragazzi di Ancelotti faticano a vincere, l’Union Berlino resiste ben 94 minuti, quando Bellingham riesce finalmente a superare Ronnow. Il girone C vede quindi il Napoli primo per differenza reti. Il 3 ottobre sarà già sfida al vertice al Maradona.
- Italiane in Champions. La prima di Champions regala tre pari e una vittoria al Belpaese. Non si sblocca il risultato tra il Milan e il Newcastle dell’ex Tonali; l’Inter pareggia solo nel finale con l’Atletico Madrid e la Lazio trova il pari col clamoroso gol del portiere Provedel nel finale. Nonostante tutto, è il Napoli l’unica vincente tra le italiane. Insomma, solo il risultato sorride ai partenopei, tanti restano i dubbi.
- I mille di Braga. La notte Champions non sorride ai lusitani nemmeno per il numero di spettatori: appena 18 mila i tifosi che sono accorsi a vedere la sfida col Napoli nell’impianto situato in un’ex cava. I partenopei che sono andati in Portogallo sono circa mille, come al solito mai domi di sostenere gli azzurri. Al Dall’ara è previsto il tutto esaurito con una folta rappresentanza di tifosi del Napoli nonostante il divieto di trasferta per i residenti in Campania.
- Testa alla Serie A. Prima della seconda giornata del girone in programma il 3 ottobre al Maradona contro il Real Madrid, il Napoli torna agli impegni del campionato. Bologna, Udinese e Lecce sono sfide fondamentali per poter restare sulla scia dell’Inter prima a punteggio pieno. I campioni d’Italia hanno davvero poco tempo per poter trovare i meccanismi giusti. Fate presto.