Riad, 22 gennaio 2024 e in un Al-Awwal Park quasi sold out va in scena la finale di Supercoppa tra il Napoli e l’Inter.
Mazzarri, nonostante il forfait dell’ultimo minuto di Mario Rui, conferma il 3-4-3 e i 10/11 della semifinale con il solo Zerbin (a destra) in luogo del portoghese. Panchina per Ngonge e Demme mentre Traoré si accomoda in tribuna. 3-5-2 consueto per l’Inter di Inzaghi. Tribuna d’onore per Spalletti. Arbitra il signor Rapuano.
Parte meglio il Napoli con gli azzurri che gestiscono il possesso palla e costringono l’Inter ad abbassare il proprio baricentro: Lobotka in marcatura stretta sul play nerazzurro e Cajuste ombra di Barella. Causa la costante pressione di Mazzocchi su Darmian, l’Inter preferisce la costruzione sulla propria fascia sinistra e la prima occasione del match nasce dai piedi dell’esterno mancino nerazzurro, ma per fortuna di Gollini, il diagonale di Di Marco si spegne a lato. L’Inter si conferma pericolosa sulle seconde palle e in più di un’occasione, i ragazzi di Inzaghi si rendono pericolosi dalle parti dell’estremo difensore azzurro ma sia Rrahmani che Juan Jesus, reggono bene. Al 37esimo il Napoli tira un sospiro sollievo quando l’Inter passa in vantaggio con Martinez ma la rete è annullata per il fuorigioco di Thuram, autore dell’assist per l’argentino.
Solo un minuto di recupero e al riposo, il risultato è fermo sullo 0 a 0. Primo tempo molto equilibrato, tattico e all’italiana con entrambe le compagini che hanno interpretato al meglio i dettami dei propri allenatori.
La seconda frazione si apre con il minuto di silenzio per la morte della leggenda Gigi Riva, notizia arrivata a ridosso del calcio di inizio. Neanche cinque minuti e Rapuano è costretto a sventolare due cartellini gialli: uno a Zerbin e l’altro a De Vriij. Al 50esimo, si rivede il Napoli: Lobotka in contropiede, lascia la palla a Kvara, il georgiano riceve e piazza il destro ma Sommer gli nega la gioia della rete. Intorno all’ora di gioco, ecco la prima sostituzione del Napoli: fuori Zerbin (ammonito) e dentro Ostigaard ma dal 62esimo gli azzurri si trovano a giocare in dieci per l’espulsione di Simeone. Mazzarri è una furia (sarà anche ammonito) e ridisegna il suo Napoli con gli ingressi di Lindstrom, Mario Rui, Raspadori e Gaetano per un 3-4-1-1 a trazione posteriore per cercare di far fronte agli assalti dell’Inter. Il fortino azzurro regge fino al 91esimo quando Darmian la mette in area e Lautaro Martinez segna la rete della vittoria.
Supercoppa all’Inter e grande delusione per il Napoli che vede sfumare il trofeo nei minuti finali del match. Nulla da recriminare (forse) per i ragazzi di Mazzarri che hanno comunque espresso un discreto gioco, a fronte delle numerose defezioni e del nuovo modulo adottato proprio in questa tournée araba.
Da rivedere alcune decisioni arbitrali ma questi 90 minuti potrebbero essere un buon viatico da cui partire.
Ed ora sotto con il campionato che c’è l’Europa da conquistare. Siamo comunque campioni in Italia fino al 24 maggio.