Uno 0-0 che divide la tifoseria. Allo stadio Olimpico di Roma, Lazio e Napoli si dividono la posta in un match che aiuta chi soffre di insonnia. Gli azzurri non tirano mai, la Lazio ci prova di più. Neanche i biancocelesti sono quelli dello scorso anno. L’unico brivido è la rovesciata di Castellanos in fuorigioco. Analizziamo la partita e la situazione che stanno vivendo gli azzurri nella nostra rubrica.
- Un punto perso o un punto guadagnato? Dopo la sconfitta nella finale di Supercoppa, Mazzarri riprende il campionato con ben 8 assenze: gli squalificati Kvaratskhelia, Simeone, Cajuste, gli infortunati Olivera, Meret e Natan a cui bisogna aggiungere Anguissa e Osimhen, impegnati nella coppa d’Africa. Anche la Lazio torna da Riyadh privata di Immobile e Zaccagni, ma in un momento complicato e con questa lunghissima lista di assenze, il pari è sicuramente un punto guadagnato. Non tutti sono dello stesso avviso. Certo, bisognava fare qualcosa in più (per esempio tirare in porta), ma con tutte queste assenze in un periodo per niente brillante diventa complicato.
- La fase difensiva… Il Napoli mette il famoso autobus davanti alla propria porta. Venticinque i gol subiti in questa stagione dagli azzurri. Mazzarri lo sa bene e cura molto la fase difensiva. Napoli impeccabile nelle ultime tre partite con un solo gol subito. Un catenaccio estenuante e denigrante se si pensa al Napoli dello scorso anno ma, in questo momento, con tante assenze e i risultati che non arrivano, non ci sono alternative migliori.
- … E la fase offensiva. Mazzarri ha curato in maniera maniacale la fase difensiva dimenticando quella offensiva. Una scelta obbligata per le troppe assenze. Il Napoli ha la media di 0,4 gol a partita. Raspadori? Non pervenuto, inutili i lanci lunghi: troppo basso per le torri biancocelesti.
- La rovesciata di Castellanos. Nel primo minuto del secondo tempo, Taty riceve in area e sorprende Gollini con una rovesciata al bacio. Orsato ferma tutto per fuorigioco. Cinque sono i tiri della partita (tutti dei biancocelesti), ma quello dell’argentino è il brivido più spettacolare in una partita soporifera.
- Pericolo scampato. Il Napoli arriva a Roma con ben 6 diffidati: Di Lorenzo, Juan Jesus, Mario Rui, Mazzocchi, Ngonge e Rrahmani. Per fortuna, nessuno di loro subisce il giallo che poteva solo peggiorare l’emergenza azzurra in vista della sfida col Verona.
- Benvenuti, Cyril e Leander. Al 79’ e all’84’ i nuovi rinforzi azzurri fanno il loro debutto in Serie A. Per l’ex Aston Villa è debutto assoluto, mentre Ngonge ha già giocato nella massima serie con la maglia del Verona. Poche le possibilità per mettersi in mostra: Dendoncker gioca a stento 10 minuti, qualche scatto in attacco per il belga, inefficace.
- Messaggi social. “Sono deluso per il risultato della mia prima partita con il Napoli, ma sono molto onorato di indossare questa maglia”, scrive Ngonge, esternando la gioia di vestire la maglia azzurra e la fame di vittoria. Belle parole, ora aspettiamo i fatti.
- Occasione Roma. Tra i due litiganti il terzo gode? Probabilmente sì: stasera a Salerno la Roma, a pari punti col Napoli, può approfittarne e scavalcare anche la Lazio a 34 punti e prendersi il quinto posto.
- Il prossimo avversario: Hellas Verona. Domenica il Napoli non ha scuse. Al Maradona arriva il Verona, che da tempo ormai naviga nella zona retrocessione. All’andata al Bentegodi finì 3-1 per i partenopei. L’ultimo scontro in casa azzurra risale allo scorso 15 aprile. Fu una brutta prestazione: uno 0-0 che poteva finire con una sconfitta.
- Nigeria-Camerun. Intanto, nella vigilia di Lazio-Napoli, la Nigeria di Osimhen ha eliminato il Camerun di Anguissa. Il bomber degli azzurri proseguirà il cammino in Coppa d’Africa, il centrocampista tornerà a Napoli. Mazzarri potrà finalmente avere Zambo a sua disposizione. Il suo ritorno è una vera e propria boccata d’ossigeno per i partenopei in emergenza.