Tragedia nella notte ad Angri dove un 35enne, Mario Carotenuto, è stato trovato morto dissanguato a lato della carreggiata stradale. L’uomo – già noto alle forze dell’ordine e con un passato di tossicodipendenza – sarebbe stato aggredito all’incrocio tra via Risi e via Giovanni da Procida intorno alle 3 del mattino. La vittima è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco. Inizialmente si era pensato a un accoltellamento, ma l’esame esterno della salma ha rivelato ferite da proiettili alla coscia. I colpi di pistola, sparati verso le gambe dell’uomo, gli hanno provocato una grave emorragia che, in assenza di soccorsi tempestivi, ha portato alla sua morte per dissanguamento.
I Carabinieri della stazione di Angri e della compagnia di Nocera Inferiore hanno avviato gli accertamenti del caso e la Procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, procedendo con gli interrogatori di alcune persone informate sui fatti. Il sostituto procuratore Michele Migliardi ha disposto il trasferimento della salma presso l’obitorio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore per effettuare l’autopsia sul corpo dell’uomo. L’ipotesi più accreditata dagli investigatori è che l’aggressione sia scaturita da una lite o un diverbio avvenuti nei locali della movida angrese. I carabinieri, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, passando al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private presenti nella zona. Il giovane, che abitava poco distante dal luogo dell’aggressione, è stato colpito più volte, probabilmente al culmine di una lite scoppiata nei locali notturni del paese e degenerata in seguito in strada. Non sarebbe stato soccorso da nessuno e nessuno avrebbe allertato i soccorsi. Quando gli uomini del 118 sono arrivati sul posto, Carotenuto era già morto. Due i dettagli da accertare, anche grazie all’aiuto delle telecamere di sicurezza installate in zona: Carotenuto è stato aggredito da una sola persona o da più persona? Qual è stata la causa della morte? Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito spari in zona, ma non sono stati ritrovati bossoli. Decisive, per verificare questa ipotesi, le analisi sul cadavere.
Il tragico evento ha scosso profondamente la comunità locale. Il vescovo di Aversa, in un comunicato, ha espresso preoccupazione per l’escalation di violenza nella regione. L’assessore alle politiche sociali del comune di Angri, Maria D’Aniello, ha scritto sui social: “Mario era un bravo ragazzo con la sfortuna di aver incontrato nella vita dei ‘cattivi ragazzi‘. Non giudichiamo male questo ragazzo, è un figlio di mamma come tutti, che ha pagato con la morte la malvagità e la cattiveria di un sistema malato“. Carotenuto era soprannominato ‘o guerriero’ o Mario ‘a bugia‘. Stando a quanto si apprende, era un ragazzo solitario e aveva problemi di tossicodipendenza. Era un bravo ragazzo, figlio di genitori perbene. La droga aveva da anni preso il sopravvento su di lui.