Ad offuscare la noiosa festa della premiazione dell’Inter (anticipata dall’1-1 con la Lazio), ci pensa l’incredibile lotta per non retrocedere nel pomeriggio di domenica. Nulla da togliere ai nerazzurri, per carità! I ragazzi di Inzaghi hanno stravinto con merito il campionato e aggiunto la tanto attesa seconda stella. Eppure, quanto sarebbe bello vedere una lotta per lo scudetto vivissima fino alle ultime giornate. Ci dobbiamo accontentare del fatto che, almeno, in quattro anni, quattro squadre diverse hanno vinto il tricolore.
La domenica di calcio italiano è qualcosa di strepitoso, da riconciliarsi con questo sport, con il divertimento che ne consegue e le emozioni che ne scaturiscono. Inizia tutto nel lunch match, quando al Mapei Stadium arriva il Cagliari per sfidare il Sassuolo. Un martoriato Sassuolo, dovremmo aggiungere. La stagione 2023/2024 è fatale soprattutto per l’infortunio di Berardi: da allora neanche Ballardini, specialista delle salvezze, è riuscito a risollevare le sorti degli emiliani. Il colpo del ko arriva dal Cagliari. Mors tua, vita mea: lo 0-2 firmato da Prati e Lapadula (rigore) significa salvezza per gli isolani. Non si può non citare Claudio Ranieri: un vero uomo di calcio che negli anni in cui contano solo i soldi sa ancora piangere. Che sia uno scudetto, una salvezza o una promozione. Siamo sicuri che l’ex Leicester si emozionerebbe anche per la vittoria dello scudetto di una scuola calcio nella categoria pulcini se li allenasse.
A onor del vero la retrocessione matematica del Sassuolo arriva dalle partite delle 15. A Monza, il Frosinone strappa i tre punti con la rete di Cheddira. Un bel balzo in avanti per i ciociari con 35 punti. Udine è un’altalena di emozioni: prima l’Empoli segna al 90’ su calcio di rigore trasformato da Niang, poi nel finale Caprile salva due volte i suoi sul calcio d’angolo. Non basta perché il var richiama l’arbitro proprio su quell’azione. Sono minuti interminabili per entrambe le compagini, poi il verdetto non lascia dubbi: Fazzini ha trattenuto irregolarmente Payero in area. Samardzic non ha nessuna difficoltà dagli undici metri al 104’. Ora l’Empoli è nei guai: l’ultima giornata sarà di scena a Roma contro i giallorossi. Solo al 90’ l’Udinese aveva un piede fuori dalla Serie A, ora si giocherà tutto all’ultima giornata contro il Frosinone. Tutto è ancora incerto per ciociari, toscani e friulani, addirittura in caso di arrivo a pari punti delle tre, le due messe peggio nella classifica avulsa potrebbero andare allo spareggio.
Intanto, facciamo qualche passo indietro per riassumere le altre partite: venerdì il Napoli non è andato oltre il 2-2 a Firenze, rischiando di restare così fuori da tutto. Da citare, comunque, le artistiche punizioni di Biraghi e del solito Kvaratskhelia. A peggiorare la situazione ci pensa il Torino: sognano un posto in Conference i ragazzi di Juric che battono 3-1 il Milan. L’Atalanta si allena per la finale di Europa League al Via del Mare battendo 2-0 (De Ketelaere e Scamacca) il già salvo Lecce. La Roma in dieci batte di misura il Genoa con la rete di Lukaku. Nel pomeriggio del lunedì il Verona si guadagna la salvezza battendo 2-1 la Salernitana in un Arechi festoso e malinconico che saluta la Serie A. La 37esima giornata si conclude con lo scoppiettante 3-3 tra Bologna e Juventus. Il magico campionato dei felsinei sembrava potesse aggiungere la ciliegina sulla torta battendo i bianconeri con la rete di Castro e la doppietta di Calafiori, ma poi la Juve si riorganizza e rimonta con le reti di Chiesa, Milik e Yildiz. Finisce così, con Montero, l’era del corto muso?