Il Rinascimento di Rummo

Alessia Strocchia

Nel 2015, il pastificio Rummo ha affrontato una delle sfide più gravi della sua storia centenaria dopo essere stato colpito duramente da un’alluvione nel Sannio. Tuttavia, grazie alla determinazione dei dipendenti, unita a una mobilitazione senza precedenti sui social media, l’azienda ha superato l’emergenza, rimuovendo il fango e riavviando la produzione. L’hashtag virale #saveRummo ha spinto la comunità online a sostenere l’acquisto della pasta beneventana, ottenendo anche il supporto di personalità dello spettacolo e delle istituzioni. Il sostegno continuato e la solidarietà hanno portato il pastificio a riprendersi, tanto che nel 2017 l’allora presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha visitato lo stabilimento. Il patron Cosimo Rummo ha ringraziato l’intera Italia per l’appoggio ricevuto durante quel periodo difficile. La storia di resilienza di Rummo, tuttavia, non si ferma qui. Nel 2011, insieme ad altre aziende italiane, l’azienda ha ricevuto il prestigioso premio ‘Leonardo Qualità Italia’ dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’innovazione di qualità nei prodotti e la proiezione internazionale. Inoltre, nel 2012, Legambiente ha premiato l’azienda con il riconoscimento all’Innovazione Amica dell’Ambiente per la riduzione del 30% delle emissioni di CO2 grazie a un moderno impianto di rigenerazione. Oggi, Pasta Rummo si erge come uno dei principali produttori di pasta di alta gamma a livello globale, con una presenza consolidata in oltre 60 Paesi. Nel 2021, l’azienda è stata onorata con un francobollo celebrativo nel contesto delle “Eccellenze del sistema produttivo”. Con oltre 160 dipendenti e un aumento del 26,5% nel fatturato del 2022 rispetto all’anno precedente, Rummo continua a dimostrare che la resilienza, l’innovazione e la forza della comunità possono trasformare le avversità in successi straordinari.

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