Genoa-Napoli 2-2: Rabbia e orgoglio, il Napoli non la perde

Maria Anna Gagliardi

La trasferta in terra ligure non è per niente positiva per il Napoli. Il Genoa si impone per 2-0 con le reti di Bani e Retegui. Raspadori accorcia le distanze e Politano firma il definitivo 2-2. 

II prepartita

Il Napoli cerca il riscatto. Dalla sconfitta contro la Lazio sono passate due settimane e troppe parole inutili sono state dette. Ora i ragazzi di Rudi Garcia devono smentirle tutte contro un Genoa che però non ha iniziato male la propria Serie A. Nonostante la sonora sconfitta contro la Fiorentina (1-4), Gilardino può vantare una vittoria proprio contro i biancocelesti che hanno battuto il Napoli e una sconfitta rocambolesca contro il Torino.

Il primo tempo: Napoli spaesato, il Genoa ne approfitta con Bani

Non inizia benissimo Elmas. Il Genoa si lancia all’attacco dal calcio d’inizio e per fermare l’avanzata il macedone finisce per farsi ammonire. Si rifarà durante il primo tempo. Al 6’ Sabelli mette in mezzo per Gudmundsson. L’islandese colpisce di prima e manda la sfera in curva. Al 31’ Zielinski lancia Di Lorenzo in area con un filtrante. Il capitano del Napoli si muove in mezzo a due e prova il tiro, deviato. Al 38’ Osimhen alza la gamba e ruba palla a centrocampo facendo partire il contropiede. Poco dopo, dall’altra parte, Retegui prova il tiro dal limite impegnando Meret. II pallone finisce in angolo. Dalla bandierina arriva il vantaggio rossoblu: Bani col tap spinge di testa in rete. Al 43’ Di Lorenzo serve Kvaratskhelia. Il georgiano colpisce di prima, il pallone finisce di poco al lato. 

Il secondo tempo: I subentrati Raspadori e Politano salvano il Napoli

Al 55’ ne approfitta il Genoa con un contropiede che si conclude col tiro di Sabelli che termina in curva. Successivamente, Strootman recupera palla dopo che Meret respinge malamente coi pugni. L’ex Roma mette in mezzo per Retegui che, solo, batte il portiere azzurro: è 2-0 al 56’. Al 64’ il dai e vai tra Olivera e Kvaratskhelia favorisce il georgiano che prova ad entrare in area per servire Osimhen, ma viene chiuso. Poco dopo il numero 9 prova a segnare, un rimpallo gli fa superare Martinez. C’è il salvataggio sulla linea. L’arbitro fischia, però: è fuorigioco. Al 70’ Gudmundsson prova a chiudere la partita con un tiro a giro sulla trequarti. Al 72’ Kvaratskhelia si mette in proprio al limite dell’area e prova il tiro rasoterra. Troppo centrale e quasi un passaggio per Martinez. Al 76’ Cajuste serve Raspadori nello stretto. L’ex Sassuolo non ci pensa due volte a spedire il pallone, di forza, in rete. All’80’ Malinovskyi prova il tiro quasi alla lunetta dell’area di rigore. La sfera termina alta. All’84’ la parabola di Zielinski favorisce Politano che col tocco al volo trova il 2-2. 

Il commento

I campioni d’Italia sembrano aver perso lo smalto che li ha caratterizzati lo scorso anno. Si perde molta grinta e soprattutto si nota una mancanza di comunicazione dai reparti. Completamente diversa la carta d’identità del Genoa, neopromossa sulle ali dell’entusiasmo che solo la mancanza di esperienza gli fa subire la rimonta. Gundmusson e Dragusin giocano una partita perfetta, Retegui si fa trovare pronto. Nelle fila del Napoli, Osimhen fa di tutto pur di segnare. Nessuno gli serve il pallone, se lo va a prendere da solo. Assurda la sostituzione di Kvaratskhelia: nemmeno su un utopistico 10-0 a favore andrebbe sostituito.

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