Le Dieci Opinioni dopo Napoli-Lazio

Francesco Piscopo

Sconfitta amara per gli uomini di Garcia che, alla seconda al Maradona, vengono sconfitti dall’ex Sarri per 1-2. Ad aprire le danze ci pensa Luis Alberto ma Zielinski pareggia immediatamente i conti. Nel secondo tempo Kamada sigla il gol del vantaggio definitivo.

 

Le dieci opinioni

  1. MERET: Uno come Meret. Il portiere azzurro poteva fare qualcosa in più sul primo gol dove non copre bene il primo palo e viene sorpreso da Luis Alberto che segna un gran gol di tacco. Nella seconda rete, Meret viene preso in controtempo ma non ha particolari colpe sul sinistro micidiale di Daichi Kamada.

 

  1. I GOL DELLA LAZIO: Due come i gol della Lazio. Prima quello di Luis Alberto che di tacco sorprende Meret con l’assist di Felipe Anderson che manda al bar praticamente tutta la difesa partenopea. Poi l’azione travolgente dell’1-2 con il velo di Luis Alberto ed il tiro di Kamada che da posizione piuttosto defilata la mette in rete.

 

  1. IL CENTROCAMPO AZZURRO: Tre come il centrocampo del Napoli composto da Anguissa-Lobotka-Zielinski. Bravo il polacco a mettere subito le cose in chiaro, pareggiando nel primo tempo il match che in quel momento il Napoli stava dominando. Male tutti nella ripresa dove vengono sovrastati dal centrocampo avversario, sia quello titolare che per quanto riguarda le riserve (vedi il gol di Guendouzi, poi annullato per fuorigioco).

 

  1. LA DIFESA DEL NAPOLI: Quattro come i difensori del Napoli, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera. Una delle loro peggiori serate da quando vestono la maglia azzurra. Bene nel primo tempo (tranne sul gol dove Juan Jesus ed Olivera si son persi Anderson e Luis Alberto). Male, a tratti malissimo, nella ripresa dove i laziali hanno segnato ben 3 gol, di cui 2 annullati per fuorigioco.

 

  1. I PASSAGGI EFFETTUATI: Cinque…anzi, 598 come i passaggi effettuati dagli azzurri, rispetto ai 387 della Lazio. Di questi 598, l’87% è andato a buon fine mentre la precisione passaggi della squadra di Sarri è stata pari all’82%.

 

  1. IL POSSESSO PALLA: Sei…anzi, 61(%) come la percentuale del possesso palla del Napoli, rispetto al 39% della Lazio.

 

  1. CALCI D’ANGOLO: Sette come i calci d’angolo battuti dagli azzurri che complessivamente hanno effettuato 13 tiri in area di rigore. La Lazio, invece, ha guadagnato soltanto 2 giri dalla bandierina con 5 tiri in area di rigore.

 

  1. I TIRI FUORI: Otto come i tiri dei finiti fuori dallo specchio della porta. 22 tiri totali, 10 di questi bloccati, 8 terminati fuori e soltanto 4 terminati in porta (tra questi il gol di Zielinski). Rudi Garcia, in conferenza post-match, ha infatti ammesso che bisognerà lavorare molto su questo dato.

 

  1. OSIMHEN: Nove come Victor Osimhen. Nel primo tempo si rende più pericoloso, andando vicino alla via del gol pur non trovando mai lo specchio della porta. Nella seconda frazione di gioco, invece, resta completamente isolato e fuori dal gioco. Prestazione sottotono, come del resto per tutta la squadra.

 

  1. I CAMBI: Dieci come la gestione dei cambi effettuati da Maurizio Sarri: per la Lazio entrano Guendouzi (che segna il gol dell’1-3 poi annullato dal VAR), Pedro (che mette in difficoltà la difesa del Napoli ma poi inciampa sul pallone), ed infine Pellegrini, Castellanos ed Isaksen. Dall’altro, Garcia permette l’esordio a Lindstrom, oltre all’ingresso in campo di Raspadori, Mario Rui e Simeone.
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