Le sette meraviglie (in trasferta)

Enrico Russo

In un sabato di inizio primavera e spinto da duemila tifosi accorsi al Benito Stirpe, il Napoli riesce a strappare in extre­mis una vittoria che pone un importante tassello per la promozione in Serie A.

Pronti via e dopo solamente quarantanove secondi, il Napoli va in vantaggio: cross di Amodio, testa di Calaiò e rete. Goal regolare ma l’assistente di destra annulla per un fuorigioco (inesistente) dell’attaccante azzurro. Gli azzurri premono sull’acceleratore ma i ciociari reggono (anche con un po’ di fortuna) l’impeto dei ragazzi di Reja che al 33esimo, sempre con Calaiò, spreca la più ghiotta delle occasioni.

Seconda frazione di gioco e i padroni di casa partono meglio degli azzurri: dentro Castillo che alla prima vera azione di attacco, trafigge di testa Iezzo. Pregievole anche l’assist del veterano Margiotta.

Non si fa attendere la contromossa di Reja. Dentro Pià a supportare la coppia Sosa – Calaiò e proprio dai piedi del brasiliano nasce il cross che porta al pareggio di Sosa. 1 a 1 al Benito Stirpe e supporters 081 in delirio sulle tribune del piccolo impianto frusinate. Frosinone mai domo e solamente il palo nega la gioia personale a Dedic ma al 44esimo della ripresa ecco la svolta: Reja fa rifiatare Calaiò e inserisce Trotta e l’esterno romano si inventa una girata al volo (su spizzata di Sosa) dove il povero Zappino non sarebbe mai arrivato.

Napoli corsaro in Ciociaria e settima vittoria in trasferta nel solo girone di ritorno. Era un pomeriggio di fine aprile e gli azzurri erano ad un passo dal sogno promozione.

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