Tanto invocato, tanto atteso e…già criticato. È il caos nel Cilento, dopo l’avvio della rotta che dovrebbe collegare Sapri con Napoli e Capri. L’inizio dei transfer, partito nella giornata del 9 agosto, ha già attirato molteplici critiche per i vari disservizi a cui sta andando incontro. E questo sin dal primo giorno in cui il battello della Compagnia di Navigazione Caremar, designato per gestire il servizio, è rimasto immobilizzato nelle vicinanze del porto di San Marco di Castellabate. Non solo questo però. A Sapri, Palinuro ed Acciaroli il traghetto era praticamente vuoto, con nessun passeggero a bordo. Scatta qui il dramma o la comicità dell’evento. Arrivato al porto di San Marco di Castellabate l’imbarcazione si è incagliata prima dell’imbocco del porto, dove è stato poi necessario l’intervento di una unità della Guardia di Finanza che ha trascinato fino ad acque più profonde la nave.
Questo lo sfogo di Nicola Regazzini, turista in vacanza a Santa Maria di Castellabate: «Io e la mia famiglia abbiamo deciso di fare un’escursione a Capri partendo da San Marco. Acquistati 4 biglietti telefonicamente per quattro persone, perché una soluzione proposta, partiamo la mattina per la tanto desiderata gita a Capri. Arrivati al porto e pagato il parcheggio scopriamo con stupore da qualche passante che l’aliscafo non sarebbe mai arrivato per presunti problemi tecnici. E così infatti succede. Peccato che nessuno ci abbia avvisato per tempo magari proponendo una soluzione alternativa come, ad esempio, la partenza da Acciaroli con lo stesso biglietto. Invece niente, giornata rovinata. Telefonato alla Caremar, ovviamente non sanno nulla e mi invitano a inoltrare modulo di reclamo. Grazie della collaborazione, come scoraggiare un turista, nel mio caso del nord, a trascorrere le vacanze in questa splendida regione. Delusione».