Alla vigilia di Napoli-Sampdoria, gara valevole per la trentottesima e ultima di campionato, è intervenuto Luciano Spalletti in conferenza stampa. Ecco le sue parole.
Sull’avventura a Napoli
“Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi due anni indimenticabili. Un consiglio a chi verrà? I consigli si chiedono e non si cercano. Non saprei consigliare nulla. Tre cose che porto via? Ho parlato ai ragazzi per mesi di qualcosa che nemmeno io avevo impressione. Napoli non va immaginata, va vissuta. Sono sempre stato un po’ napoletano, avevo bisogno di diventarlo del tutto. Porterò un pattino per il mare, un cavallo che mi ricorda i miei calciatori che hanno trottato (trovatemi dove comprare il cavallo), un crocifisso per la fede”.
Su De Laurentiis
“Quando sono arrivato, De Laurentiis ha detto che non gli interessava niente della Coppa Italia e lo abbiamo preso in parola (ride, ndr). Dovevamo tornare tra le prime quattro e rimettere a posto i conti. È stato bravo a prendersi delle responsabilità che altri presidenti non prendono. Abbiamo risistemato tante cose, facendo il lavoro di quattro anni in un biennio. Ho imparato a essere più imprenditore con lui, lui è diventato più allenatore con me”.
La formazione
“Demme e Olivera non si sono allenati, Mario Rui è rientrato da poco. Mi piacerebbe dare spazio a chi ci ha accompagnato tutto l’anno, la formazione sarà simile a quella che ha giocato più spesso”.
Un messaggio ai bambini tifosi del Napoli
“Si ringraziano tutti i bambini che mi hanno riempito del loro futuro azzurro. Ho amici che vengono da ogni dove per la festa. E’ una felicità che ha fatto bene in tutto il mondo”.
Il tatuaggio
“Io non voglio allenare nessuna squadra diversa dal Napoli. Dalla tv si vede bene la partita. Chi ama il Napoli lo fa sempre. Ci sono cicatrici che ognuno si porta dietro. Me la sono fatta sul braccio per averla sempre sotto gli occhi. Questo tatuaggio sarà la mia cicatrice a vita”.
Un ricordo su Giulia Tramontano?
“Lei era molto tifosa sul Napoli. Gli uomini che uccidono una donna confessano la loro vigliaccheria. Con la sua malvagità ha cancellato una storia che meritava di essere vissuta. Immaginiamo la mamma e il figlio andare al Maradona, saranno con noi allo Stadio. Chi pensa di risolvere le cose con la violenza è un perdente senza futuro”, ha concluso il mister che è apparso molto emozionato.