Il Napoli, dopo il gran successo ottenuto in casa contro l’Atalanta, si mette in viaggio verso Torino, sponda granata. Tutte le squadre di Juric, come sottolinea Spalletti, sono difficili da affrontare. Proprio della partita e delle sue caratteristiche ha parlato il mister azzurro. Tra gli argomenti, però, non mancano alcuni temi caldi: primo fra tutti l’accoppiamento con il Milan per i quarti di finale di Champions League. Ecco le parole di Spalletti.
CONFERENZA STAMPA PREPARTITA
È l’anno più bello della sua carriera?
“Il tempo che passa mi dà sempre lo stesso problema, e cioè il bisogno di andare a fare qualcosa che mi riempia. Noi andremo a essere giudicati con la determinazione, l’umiltà e la voglia con cui ha affrontato il percorso. Io ho fretta perché so di non avere troppo tempo e devo dare valore a tutto quello che mi passa davanti. E io per il Napoli sono pronto a tutto. L’anno più bello sarà sempre il prossimo”.
Poi aggiunge
“Fino a quando allenerò? Quando vedo l’impegno della squadra vorrei vivere in eterno e non smettere mai di allenare, se ripenso a quanto successo l’altro giorno in città invece vorrei non far parte di questo mondo”, riferendosi agli scontri tra tifosi di Eintracht e Napoli.
Ci sarà qualche cambio?
“Tutti parlano di partite già vinte per noi e questo ci svantaggia a livello mentale. I conti si fanno alla fine e le partite vanno affrontate una alla volta, sono comunque sicuro che qualsiasi scelta io faccia la scelta sarà comunque buona, perché i miei calciatori sono tutti pronti e coinvolti. Potrei comunque cambiare qualche giocatore rispetto alla scorsa gara”.
Sul Toro
“Parlo volentieri del Torino per il rispetto che non solo devo ma che riconosco al Toro di Juric che a differenza dell’Eintracht non cambierà il proprio modo di giocare per affrontarci. Sono un’avversaria asfissiante sia in fase di possesso che di non possesso, sono allenati per tenere il ritmo altissimo per tutta la partita e per portare il duello sul piano della fisicità. Per loro è un divertimento farti sentire il fiato sul collo e sporcarti la partita. Con Juric ho anche discusso ogni tanto ma alla fine ci stimiamo Conosco il valore del portiere del Torino, che è bravissimo con i piedi e capace di lanciare a 70 metri costringendoti a correre quando vai a pressare alto. A loro la lunghezza del campo non preoccupa, sono cavalli sciolti da prateria con la voglia di correre dietro al pallone come si faceva da ragazzi. Hanno giocatori importanti come Karamoh che conosco perché l’ho allenato all’Inter”.
Su Raspadori e Ndombele
“Raspadori? Non ha ancora recuperato. Ndombele? È un giocatore forte, inizialmente non lo conoscevo, è un calciatore che alleno volentieri perché è anche un ragazzo molto dolce, è molto forte fisicamente: lui ha forza, motore, tecnica e guizzi di lucidità dove si libera lo spazio per andare a imbucare la palla. E’ un calciatore che ‘mi garba’ si dice in toscano”.
Elmas e Simeone possibili titolari?
“Non mi fate diventare antipatico, io voglio bene a tutti i calciatori, me li abbraccio tutti i giorni. Non va dimenticato che dopo questa gara c’è una sosta e chi ha bisogno può recuperare bene e bisogna anche pensare che c’è chi come Elmas o altri meriterebbe di farla qualche partita. Qualcosa si cambia, ma ora non fatemi dire cosa”.
Tanti tifosi del Napoli a Torino
“Con i tifosi la partita diventa più bella e per i calciatori sono un sostegno importante. Abbiamo bisogno dell’orecchio pieno di quello che arriva dalla curva, che a volte può servire più di un mio urlo o di una mia indicazione”.
Su Zielinski
“Ha resistenza, tecnica e gol perché calcia in maniera straordinaria di destro e di sinistro. Credo che sta mettendo mano in maniera pesante su quello che è il suo carattere, perché in questo mondo a volte essere troppo buoni e bravi non porta frutti. A volte bisogna farsi venire la vena sul collo, come quella che aveva Kvaratskhelia quando ha fatto il gol dribblando tutti. Quando è arrivato non ce l’aveva, ora sì e mi garba di più”.
PROBABILI FORMAZIONI
Nessun grosso stravolgimento dovrebbe riscontrarsi nell’undici di Spalletti. Soliti ballottaggi Mario Rui-Olivera e Politano-Lozano. Tutti gli altri dovrebbero essere confermati.
Il Torino dovrà fare a meno di Miranchuk, che ha subito un problema all’adduttore. Al suo posto giocherà Vlasic.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Gravillon, Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty, Ilic, Rodriguez; Radonjic, Vlasic; Sanabria. All. Juric
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti