Finalmente è arrivato il momento. Domani si inaugura la stagione 2023/2024 del Napoli, che si presenta ai nastri di partenza da campione in carica. Anno nuovo e tante novità. La prima è stata l’allenatore: Garcia guiderà gli azzurri nel prossimo campionato. Ecco le parole del tecnico francese alla vigilia della partita di domani in programma alle 18:30 contro il Frosinone.
“Non vedo l’ora di iniziare, così come i giocatori perchè ci manca la vera competizione che arriverà domani a Frosinone. Siamo felici di iniziare, sarà una squadra tosta da affrontare con tanto entusiasmo perchè arrivano dalla Serie B. Avranno tanta voglia, ma dovremo essere alla loro altezza da quel punto di vista.
Per Kvaratskhelia è questione di prudenza, ha saltato qualche allenamento ed ha giocato 70′ l’ultima amichevole. la risonanza di ieri ha mostrato che è tutto normale ma sente un po’ di fastidio, da lunedì sarà a disposizione”.
Sulle novità tattiche: “La squadra è in una comfort zone da due anni, può essere positivo ma poi così non vinci lo scudetto. Loro hanno questa comfort zone da quando hanno vinto, ma può essere pericoloso perchè in modo inconsapevole potresti avere meno voglia. Ho bisogno di attenzione sin dall’inizio di domani, altrimenti poi la partita può complicarsi. Dovremo essere pronti ad imporre il nostro gioco per vincere la partita”.
Sul mercato: “Parlo dei giocatori che ho a disposizione. posso parlare di Natan e Cajuste, gli altri fanno parte di altre squadre. Voglio parlare di Frosinone-Napoli e non del mercato, di quello se ne occupa il ds Meluso”.
Napoli favorito per lo scudetto? Siamo tra i favoriti e non i favoriti. Le altre squadre si sono rinforzate, è una nuova stagione e si parte tutti sulla stessa linea. Noi puntiamo in alto, la squadra che giocava l’anno scorso è ancora qui a parte Kim. E’ importante per me sapere che posso puntare su quei giocatori, portando poi novità e voglia con i nuovi come Cajuste. Loro saranno un riferimento in termini di voglia, perchè devono dimostrare. Partono tutti sulla stessa linea perchè io sono un nuovo allenatore, quindi devo valutare tutti. Ho qualità nella rosa e cinque cambi a disposizione per ogni partita”.
Sul gruppo: “Qui ho trovato giocatori di talento e uomini di qualità. Pensano tutti collettivamente, è un gruppo abbastanza facile da gestire perchè ama lavorare. Ci sono però tante cose da migliorare e da portare a questo gruppo, ascoltano e sono curiosi su tutti i piani tattici e non solo. Anche dal punto di visto psicologico sull’approccio della gara, quindi sono contento del lavoro svolto anche se in passato ho avuto preparazioni migliori o peggiori. C’è chi può partire ma è ancora qui per la mia felicità, questo però ci ha impedito di lavorare con la squadra che avevo in testa, ma niente scuse perchè da domani si inizia a fare sul serio”.
Novità per domani? Si vedrà nell’atteggiamento della squadra e nel gioco, la risposta ce l’avremo domani ma solo in piccola parte perchè è la prima partita di 38 stagionali in campionato. Vedremo se sarò contento dell’atteggiamento, se sarà quello giusto allora il risultato sarà positivo”.
Stato d’animo per il ritorno in Serie A? Troverò un campionato differente, o almeno da lontano mi sembrava così. Penso che la Serie A è diventata più offensiva. Quando ero alla Roma tante squadre giocavano a 3 o a 5 in difesa, questo forse si vede più in Italia che negli altri campionati”.
Se sento pressione? Sia per me, o se fosse rimasto Spalletti, la pressione sarebbe stata la stessa. La sfida è difficile da raggiungere e gestire. Ho vissuto la stessa pressione al Lille quando non vincevano il campionato da 55 anni.
Similitudini tra Napoli e Marsiglia? Sono due squadre mediterranee e c’è il calore della tifoseria che è il 12esimo uomo, questo può facilitare la squadra. Tutto però dipende da se vinci, perchè poi tutto è più facile”.
Su Cajuste e Natan: “Jens giocava in Francia, ma ancora non parla la lingua ed è complicato. Per Natan lo è ancora di più perchè arriva dal Brasile, lasciamoli adattare e vediamo. Devono imparare la lingua ed il gioco dei compagni, però sono contento dell’impegno che mettono in campo. Io punto su di loro ed hanno solo bisogno di tempo per essere al 100%. Sono pronto, domani possono sia giocare dall’inizio o uscire dalla panchina”.
Cosa chiedo a me stesso? Darò sempre il meglio di me per portare questa squadra dove vogliamo arrivare tutti. Sono sereno e concentrato sulla squadra, per dare ai ragazzi delle chiavi per vincere le partite. Sono motivato come sempre, dobbiamo iniziare perchè ora la vera sfida è arrivata”.
Sul sostituto di Kvaratskhelia: “C’è anche Lozano che può giocare a sinistra, ha fatto la sua migliore stagione da quella parte e può fare cose importanti. Ci sono poi anche Elmas e Raspadori, sto provando calciatori polivalenti perchè per me è una qualità e non un difetto. Per alcuni è un problema, ma per un allenatore ti aiutano tanto. Devono essere bravi ovunque li metti, così restano in squadra sempre. la cosa sicura è che Raspadori partirà titolare”.
Sulle due punte: “Tanti utilizzano questo sistema. Può essere interessante perchè se hai Osimhen e Simeone puoi dare ancora maggiore difficoltà alle difese avversarie, dobbiamo migliorare nel mettere più giocatori davanti alla porta per dare una mano al centravanti”.
Sulla filosofia del suo Napoli: “Resterà questa, però ho parlato di squadra camaleonte perchè ti servono atteggiamenti differenti. nella preparazione non eravamo al 100% e quindi devi saper usare anche la mente, restando lucido e adeguandoti al momento. Noi possiamo usare anche le ripartenze ed attendere l’avversario, ben venga che vengano a prenderci alto perchè così possiamo colpire in velocità”.