La Procura della Repubblica di Roma ha emesso misure cautelari nei confronti di 28 persone, tra cui 11 destinatarie della custodia cautelare in carcere, 16 degli arresti domiciliari e una dell’obbligo di firma. Gli indagati sono accusati di reati vari, tra cui associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tentata rapina, tentata estorsione, ricettazione, possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
Le indagini hanno scoperto un’organizzazione criminale capeggiata da Marcello Colafigli, detto “Marcellone”, di 70 anni, che, nonostante fosse in regime di semilibertà, riusciva a pianificare transazioni di ingenti quantitativi di droga provenienti da Spagna e Colombia. Colafigli manteneva contatti con esponenti della ‘ndrangheta, camorra, mafia foggiana e con albanesi parte di un cartello narcos sudamericano.
Marcello Colafigli, figura ispiratrice del personaggio del “Bufalo” nel libro “Romanzo Criminale”, è stato uno dei promotori della Banda della Magliana, attiva a Roma tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90. Condannato per vari crimini, tra cui l’omicidio del Duca Massimo Grazioli Lante della Rovere e l’assassinio di Enrico De Pedis, detto “Renatino”, Colafigli, secondo le ricostruzioni dei carabinieri, non ha mai abbandonato la scena criminale della Capitale.
Le misure cautelari sono state eseguite tra le province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo, coinvolgendo un totale di 28 persone, tutte accusate, a vario titolo, di gravi reati connessi al traffico internazionale di stupefacenti e altre attività criminali.