L’urlo finale e la consapevolezza

Enrico Russo

La settimana di Napoli – Lecce è stata per tante persone (me compreso) molto strana: i biglietti andarono a ruba ma fortunatamente, riuscimmo a trovare solamente un paio per i Distinti. La partita era una di quelle da non sottovalutare poiché gli azzurri, in quel mese di Dicembre, erano alla ricerca dell’ultima vittoria dell’anno solare 2010, (per continuare il trend positivo tra le mura amiche) e al San Paolo arrivava un Lecce alla ricerca di un pareggio in ottica salvezza. Mazzarri parte senza 5 titolari (Aronica, Cannavaro, Campagnaro, Pazienza e Lavezzi) mentre nei pugliesi la defezione più importante era quella di Di Michele

Faceva freddo a Napoli in quella domenica di dicembre nonostante lo struscio per gli acquisti di Natale e qualche spaesato turista e imbottigliato nel traffico di San Gregorio, a Fuorigrotta c’è il quasi sold out.

I primi 15 minuti di gioco, però, sono avari di emozioni e la prima vera occasione nasce dai piedi dello slovacco che pesca con un assist a bacio Dossena ma l’esterno ex Liverpool non riesce a insaccare. Sul tramonto della prima frazione, sale in cattedra Zuniga ma Rosati (in più di un’occasione) gli nega la gioia della rete.

E tra un panino e l’altro, comincia la seconda frazione. Mazzarri vuole attaccare il centrocampo debole dei pugliesi e rivoluziona la squadra con l’ingresso di Sosa in mediana per cercare la superiorità numerica e l’argentino va vicino alla rete ma Rosati è in giornata. Dentro anche Dumitru ed è proprio l’italo – rumeno ad avere l’occasione più limpida della gara ma il giovane attaccante partenopeo spreca.

La partita sembrava destinata ad un scialbo pareggio e a differenza di molti, alcuni di noi restarono sugli spalti anche dopo la segnalazione del recupero….e mai scelta fu più sensata.

Al 91′ Corvia è lanciato in area, scavalca De Sanctis con un tocco sotto, la palla sembra destinata ad andare in rete, ma dal nulla spunta Grava che con un intervento miracoloso salva gli azzurri e sul capovolgimento di fronte, la palla arriva a Cavani, il Matador si libera del suo diretto avversario, e fa scoccare un grandissimo tiro da fuori area che s’insacca sotto all’incrocio.

Goal pazzesco di Cavani che fa esplodere il San Paolo.

1 a 0 in perfetto stile Mazzarri e fuori dallo stadio tutti noi tifosi prendemmo consapevolezza del fatto che quel Napoli avrebbe potuto darci delle grandi soddisfazioni.

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