Minuto 80, Barcellona-Napoli, ritorno degli ottavi di Champions: Olivera mette in mezzo per Lindstrom. L’ex Eintracht colpisce di testa, quasi alla cieca, e il pallone termina inspiegabilmente a lato. Poco dopo Lewandowski trova il gol del definitivo 3-1. E’ probabilmente l’ultimo frame sulla stagione del Napoli. Temporada, in spagnolo. Il fulmineo 2-0 del primo tempo, firmato Fermin Lopez e Cancelo, è fatale. Il gol di Rrahmani serve a poco: il Napoli fa i conti con i propri limiti e dice addio alla Champions League in terra catalana. Forse l’ultimo atto di una stagione al di sotto delle aspettative.
Il prepartita teneva a galla il sogno di poter continuare in Champions, il Barcellona non sembrava così irresistibile. Fino a pochi minuti dal fischio di inizio si parlava di una sfida alla pari, dove le vincitrici dei loro rispettivi campionati in carica vivevano un momento complicato che solo il passaggio del turno poteva riscattare. Dall’andata (finita 1-1 con le reti di Lewandowski e Osimhen), i blaugrana avevano conquistato diversi risultati positivi. Il Napoli poteva comunque sfruttare le assenze del Barcellona. De Yong, Pedri, Gavi, Keita Baldé e Ferran Torres: nomi che sicuramente non lasciano indifferenti. Sicuramente gli altri giocatori della rosa blaugrana non sono alla loro prima sfida in Europa, ma il Napoli poteva fare di più.
Invece, Calzona deve accontentarsi di una prestazione opaca, con un Osimhen annichilito dal giovanissimo Cubarsì e perennemente in fuorigioco. Per non citare la fase difensiva inesistente. Rrahmani ha frenato la goleada dei catalani, ma si è trattato solo di un’illusione. Inutile appellarsi al mancato rigore su Osimhen e la mancata espulsione a Christensen sul fallo a Lobotka: la prestazione azzurra non è stata delle migliori.
Fuori dal campo le cose non vanno meglio: da un paio di settimane De Laurentiis ha iniziato un’incomprensibile crociata nei confronti di Dazn prima e Sky poi. Il presidente avrà le sue ragioni, ma a volte dimentica il suo ruolo rappresentativo della squadra e dei tifosi. Il danno di immagine ed economico (dovrà pagare un’altra multa salatissima) non sono conseguenze trascurabili.
Gioisce la Juventus coi suoi tifosi: saranno loro a partecipare al mondiale per club, a cui ADL teneva molto.
Ad ogni modo, è addio alla Champions. La domanda sorge spontanea: per quanto tempo? Il settimo posto in campionato preoccupa e non poco, sono 7 i punti che separano dal quarto posto. Il mese di marzo potrebbe essere decisivo: domenica c’è già lo scontro in trasferta con l’Inter prossima al titolo di campione d’Italia e, dopo la sosta, sarà la volta dello scontro diretto con l’Atalanta. L’ormai remota possibilità di centrare due vittorie potrebbe comunque non bastare: il Napoli non è padrone del suo destino. In terra spagnola, perdendo 3-1 contro il Barcellona, gli azzurri hanno probabilmente vissuto il loro Final de temporada.