L’attimo fuggente

Enrico Russo

Nell’ottobre del 2016, il Napoli di Benitez, riceve la visita il Verona di Mandorlini e dell’argentino Saviola (seconda volta per lui nello stadio del suo grande idolo).

Per l’occasione, il tecnico azzurro schiera dal primo minuto tutti i titolari tuttavia sono proprio gli scaligeri a passare in vantaggio con Halfredsson che “ringrazia” la corta di respinta di Albiol e al volo trafigge un incolpevole Rafael. A scuotere i suoi, ci pensa il numero 24 ma il portiere ospite si fa trovare pronto sulla conclusione dell’esterno azzurro. Il Rafael veronese è in giornata ma è costretto a cedere al 43esimo quando, dopo un assedio totale dei padroni di casa, capitan Hamsik di controbalzo trova la rete del pareggio. 1 a 1 all’intervallo.

Napoli sulle ali dell’entusiasmo e nei minuti iniziali della ripresa, Hamisk riporta avanti i suoi. Non c’è però pace per la difesa azzurra che al 66esimo, il neo entrato Nico Lopez centra il pareggio dopo aver saltato mezza retroguardia di Benitez.

La felicità degli ospiti dura solo 2 minuti quando Higuain, ancora a zero in campionato, sorprende Rafael con un sinistro rasoterra. Prendono il largo i ragazzi di Benitez che all’ora di gara, segnano la rete del 4 a 2 con Callejon.

Sembra la fine di un bel match, ma Higuain sale in cattedra: prima all’81’ centra la rete su passaggio del connazionale Callejon, servito da uno straordinario Albiol, autore di una corsa di oltre 60 metri palla al piede e dopo al 90esimo, l’epilogo del match con il Pipita che calcia il rigore procurato da Mertens.

Tripletta per lo spagnolo e tre punti d’oro per la classifica e il morale della squadra partenopea.

Come contro gli scaligeri, a volte il morale e il destino di una stagione è una mera e pura questione di attimi: 45 minuti di letargo tuttavia in un batter d’occhio, quell’argentino si prese il Napoli sulle spalle.

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