Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso di una conferenza stampa ha spiegato al popolo israeliano i caratteri fondamentali dell’accordo siglato negli scorsi giorni con Hamas: «La guerra continua. Continueremo questa guerra finché tutti i nostri obiettivi non saranno raggiunti, incluso il ritorno dei nostri prigionieri e l’eliminazione di Hamas e garantendo che il giorno dopo Hamas, Gaza non sarà sotto il controllo di alcun partito che si impegna nel terrorismo o insegna il terrorismo. Stiamo vincendo e continueremo la lotta fino alla vittoria completa. Ho l’imperativo morale di liberare donne e bambini. Alcuni ne abbiamo liberati con operazioni audaci, ma non sempre è stato possibile. Devo esplorare le altre opzioni. Garantiremo la sicurezza e l’incolumità dei nostri cittadini sia nel nord che nel sud».
Malgrado le rassicurazioni però, il rilascio degli ostaggi procede con numerose difficoltà. Queste le parole del portavoce della Casa Bianca John Kirby: «Non avremo pace finché non riusciremo a riportare tutti gli ostaggi alle famiglie a cui appartengono. Ora è stato raggiunto un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di più di 50 ostaggi che Hamas tiene in ostaggio, tutte donne e bambini. Nei prossimi giorni o giù di lì, inizieremo a vederli essere riuniti alle loro famiglie».
Preoccupazione palpabile che fuoriesce, nitidamente, anche dalle parole di Michael Levy, fratello di Or, ragazzo israeliano di 33 anni rapito da Hamas, che ha incontrato nella giornata di ieri il Papa: «Io sono qui per la liberazione di mio fratello. Non per la politica. L’ultima cosa che ci è rimasta è la speranza. Oggi abbiamo incontrato il Papa. È una figura molto influente e spero che lui possa aiutarci. Io penso sia solo l’inizio quindi spero che inizieranno a liberare presto anche tutti gli altri ostaggi. La situazione è complicata. Siamo felici di ascoltare delle notizie per la salvezza delle vite ma c’è un senso di incompletezza perché gran parte degli ostaggi non sono liberi. Io non so nulla di mio fratello dalla mattina del 7 ottobre. Con sua moglie stavano al festival Nova. Hanno provato a scappare ma lui l’hanno preso».