Bari: 150 kg di ricci di mare sequestrati per pesca illegale

Jole Quirino
Rilascio dei ricci sequestrati

Nel corso di un’operazione condotta dalla sezione operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto, sono stati sequestrati circa 150 chili di ricci di mare, equivalenti a circa 2.200 esemplari. Questo confiscato prodotto ittico, raccolto da sei individui, rappresenta una chiara violazione della normativa regionale che proibisce la raccolta dei ricci a qualsiasi titolo. Tuttavia, l’aspetto più preoccupante è che questi ricci erano probabilmente destinati al mercato nero.

L’azione della Guardia di Finanza si inserisce in un quadro più ampio di controllo economico in mare e nelle acque interne. I controlli lungo il litorale costiero tarantino, sia nella pesca che nel commercio ittico, hanno lo scopo di contrastare le attività illegali che minacciano la sostenibilità degli ecosistemi marini e l’economia legale. Dopo il sequestro, i ricci sono stati prontamente rigettati in mare per favorire la ripopolazione e preservare l’equilibrio ecologico. Questa azione dimostra l’impegno delle autorità nell’applicare la legge e proteggere le risorse naturali, assicurando che siano utilizzate in modo sostenibile e conforme alle normative vigenti.

La pesca illegale rappresenta una minaccia non solo per la biodiversità marina, ma anche per l’economia legale, poiché alimenta il mercato nero, privando lo Stato di entrate fiscali e danneggiando i pescatori legali che rispettano le normative. Pertanto, è fondamentale continuare ad intensificare i controlli e ad aumentare la consapevolezza sull’importanza della pesca sostenibile e regolamentata.

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