Il fatto risalirebbe a inizio dello scorso luglio. In un capannone a un centinaio di metri dal parco Verde di Caivano due giovani cugine tredicenni sarebbero rimaste vittime di uno stupro di gruppo perpetrato da adolescenti. Le indagini hanno avuto inizio ad agosto quando i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Le due ragazzine sarebbero state portate in un capannon e il branco che avrebbe abusato delle cuginette sarebbe stato composto da sei ragazzi, tutti adolescenti a eccezione di un 19enne, che ora è detenuto nel carcere di Poggioreale. Le due vittime sono state collocate in una casa famiglia nell’hinterland napoletano, su indicazione dei servizi sociali, per garantire sicurezza e protezione.
Don Maurizio Patriciello, parroco del parco Verde, si dice addolorato dopo aver appreso dei fatti. «Di questa vicenda se ne parlerà per qualche giorno, forse per qualche settimana ma poi queste due povere ragazze si porteranno dentro questo trauma per tutta la vita, vivranno questo dolore con le loro famiglie», prosegue don Maurizio. E ancora: «Se ci sono femminicidi, se ci sono casi di violenza brutale, che avvengono sia in quartieri degradati sia in quelli più agiati vuol dire che noi abbiamo sbagliato, abbiamo deciso di non educare». Poi sullo specifico del Parco Verde, un quartiere di Caivano sorto per dare una casa agli sfollati del terremoto del 1980 il sacerdote va all’attacco: «Mi dispiace dirlo ma questo è un quartiere che non doveva mai nascere: qui sono state ammassate tutte le povertà. E poi cosa si è fatto?». Il sacerdote rivolge anche un pensiero ai presunti strupatori. «Sono vittime della povertà educativa» e poi lancia l’allarme: «La pornografia è ormai una vera emergenza. Ma cosa si fa?».