Un grave incendio ha colpito il comune di Mercogliano, nel Partenio, causando danni significativi alle infrastrutture. Il sindaco Vittorio D’Alessio ha lanciato un forte appello alle autorità e alla cittadinanza, denunciando che l’incendio è stato di natura dolosa. Secondo il sindaco D’Alessio, i carabinieri forestali hanno trovato prove di inneschi vicino al ristorante Zi ‘Ndrea, confermando che l’incendio è stato causato intenzionalmente. “Questi maledetti piromani ogni estate devastano il nostro territorio, la nostra natura”, ha dichiarato con rabbia, evidenziando il danno ambientale e il peso economico che queste emergenze impongono agli amministratori locali. D’Alessio ha espresso la sua gratitudine alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e ai numerosi cittadini che hanno contribuito allo spegnimento delle fiamme, riconoscendo che “si è fatto tutto il possibile e anche di più”. Ha anche espresso un ringraziamento particolare alle squadre di volontari AIb della Regione Campania. L’incendio ha richiesto un impegno straordinario da parte delle squadre di soccorso, che hanno lavorato senza sosta per controllare e spegnere le fiamme. La sala operativa della Protezione Civile della Regione Campania, diretta da Claudia Campobasso, ha coordinato l’intervento di squadre provenienti da Napoli, Mercato San Severino, Montoro e Ariano Irpino, appartenenti al coordinamento rete Campania 2020. In totale, oltre 60 operatori sono coinvolti nella lotta contro il fuoco, utilizzando mezzi speciali per fronteggiare l’incendio che ha distrutto ettari di bosco. Le operazioni si sono concentrate in particolare lungo la strada che dalla sede del Crom porta a Ospedaletto, dove le fiamme sono state particolarmente intense e hanno minacciato le abitazioni. In via Ammiraglio Bianco, i residenti sono costretti ad abbandonare le loro case a causa della vicinanza del fuoco, creando un clima di grande tensione e preoccupazione.
Un altro incendio ha colpito il Vesuvio, interessando il versante di Torre del Greco. Nel pomeriggio, le fiamme sono divampate nei pressi dell’ex porcilaia, un’area adiacente alla collinetta, un tempo discarica di rifiuti, situata in via Montagnelle. L’incendio si è rapidamente propagato, alimentato da sterpaglie secche e forti venti, ricordando i devastanti roghi del 2017. Sul luogo sono intervenuti tempestivamente i carabinieri forestali e le squadre della protezione civile, oltre a Sma Campania che ha potenziato le operazioni di contenimento. L’incendio ha minacciato anche via Salzano e le strutture ristorative lungo la panoramica vesuviana. La Protezione Civile della Regione Campania, coordinata dalla vicepresidente del Consiglio Regionale Loredana Raia, è in piena attività per gestire la crisi. “La protezione civile è impegnata in uno sforzo straordinario per affrontare i molteplici incendi che stanno colpendo la regione contemporaneamente,” ha dichiarato la Raia. Per supportare le operazioni di spegnimento, un elicottero è giunto da Nusco, mentre un Canadair da Olbia. Inoltre, un elicottero Drago AB 412 dei Vigili del Fuoco è stato mobilitato da Palermo per contribuire agli sforzi di contenimento. L’emergenza ha suscitato grande apprensione tra i residenti, già scossi dai gravi incendi del passato.
A San Giuseppe Vesuviano, dopo l’incendio verificatosi il 31 luglio nella località Vasca del Pianillo, sono arrivati i dati dell’aria, che attestano il rientro nei limiti dei livelli di diossine. È quanto riferisce l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac), che ha condotto un monitoraggio dettagliato delle sostanze nocive emesse nell’atmosfera a seguito del rogo. Per garantire un controllo continuo della qualità dell’aria, dal pomeriggio del 1° agosto era stato attivato un laboratorio mobile nel territorio di San Giuseppe Vesuviano. I primi dati raccolti dall’Arpac hanno indicato che le concentrazioni di diossine e furani sono rientrate nei limiti di sicurezza. Le rilevazioni per valutare l’impatto dell’incendio si sono focalizzate, in particolare, su diossine e furani, noti per la loro elevata tossicità e persistenza ambientale. Nonostante il rientro dei valori entro i limiti normativi, le autorità continueranno a sorvegliare la qualità dell’aria nelle prossime settimane per prevenire eventuali anomalie.