Una violenta rivolta è in corso nel carcere di Viterbo, dove i detenuti, armati di spranghe e bombole a gas incendiarie, stanno opponendo resistenza alle autorità penitenziarie. La protesta sarebbe scoppiata a seguito della morte di un detenuto, presumibilmente per cause naturali.
Il Segretario Nazionale Sappe del Lazio, Maurizio Somma, ha riportato che i detenuti sono asserragliati in una sezione, lanciando bombolette a gas contro i poliziotti penitenziari. Giuseppe Proietti Consalvi, vice segretario generale Osapp, ha aggiunto che la situazione è degenerata, con la distruzione del reparto D1. La sezione è stata isolata e i detenuti accerchiati, in attesa dell’arrivo del gruppo di Intervento Rapido della Polizia Penitenziaria da Roma.
Anche i Vigili del Fuoco e altre forze dell’ordine sono pronti a intervenire. Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha definito i disordini una “rivolta annunciata”, lamentando una crescente perdita di controllo nelle carceri italiane. Capece ha evidenziato l’urgenza di provvedimenti straordinari per fronteggiare una situazione sempre più esplosiva, temendo che il peggio possa ancora accadere.