Ecco le nostre Dieci opinioni sulla vittoria del Napoli sul Parma.
- IL RISULTATO. Se si fosse giocata a punti, il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio (un tempo per parte) ma il calcio non ha memoria e sia l’inesperienza che l’inferiorità numerica del Parma hanno trasformato il loro sogno in un incubo col Napoli che prima subisce e poi ribalta tutto nei minuti di recupero.
- BUONGIORNO. L’ex Toro è ormai un punto fisso della linea a 3 di Conte e nonostante la poca familiarità con i grandi palcoscenici, Alessandro dimostra di meritarsi la titolarità. Presenza costante sulle palle inattive (al 65esimo è sua la traversa dagli sviluppi di calcio d’angolo) il numero 4 azzurro è il terzo giocatore dei protagonisti in campo (dopo Kvara e Lobo) ad aver toccato più palloni.
- NERES. Il brasiliano entra al 70esimo al posto di Politano e come nel match precedente contro il Bologna, l’ex Benfica mostra le sue doti tecniche diventando una spina nel fianco del suo dirimpettaio parmigiano. Corsa, piedi veloci e testa sempre alta alla ricerca del compagno meglio piazzato. Suo il cross per il goal – vittoria di Anguissa. Per il brasiliano sono già due gli assist in questa stagione.
- LA RIVELAZIONE. Il Parma è a tutti gli effetti una delle sorprese di questo inizio di campionato. Squadra giovane e arrogante ma ordinata che ha nella collettività uno dei suoi punti forti. Ottima la prova dei due gioielli crociati Mann e Bernabé i quali mostrano segni di crescita (e di maturazione) partita dopo partita, addirittura nel primo tempo, il canterano Barça si esibisce in giocate di alta scuola come per esempio il tunnel su Lobotka. Viste le premesse, gli emiliani possono ambire ad una salvezza sicura; da rivedere, forse, la tenuta (soprattutto mentale) del portiere Suzuki.
- LA CLASSIFICA. 2 vittorie, 5 reti fatte e momentaneo quarto posto in classifica. La rincorsa del Napoli è iniziata e tralasciando alcuni aspetti su cui lavorare, gli azzurri ritornano a vincere quelle partite che in passato avrebbero perso. Tanto l’aria s’adda cagnà e forse a Napoli qualcosa è cambiato: basterebbe solo vedere lo scatto di Oriali (71 anni) che corre per abbracciare Anguissa dopo la rete del definitivo 2 a 1.
- IL RITORNO. Dopo tanti anni Fabio Pecchia ritorna a Fuorigrotta. Oltre ai trascorsi in maglia azzurra (152 partite e 21 reti), il tecnico del Parma è rimasto nel cuore dei tifosi per il suo contributo a quel processo di internazionalizzazione della SSC Napoli ai tempi di Benitez e a dirla tutta (con le dovute distanze e differenze), la sua squadra ricorda un po’quel Napoli spagnolo, fatto di ripartenze veloci, possesso palla e pressing asfissiante.
- IL TIFO. Sarà l’effetto Lukaku o la vittoria di settimana scorsa, ma anche in occasione della gara di stasera, il Maradona risponde presente sfiorando sold out, nonostante il caldo umido di Fuorigrotta. 90 minuti (e più) a incitare i propri beniamini, soprattutto dopo lo svantaggio iniziale e rispetto alla stagione precedente, è sempre bello rivedere le famiglie sugli spalti. Esplosione di gioia nel finale dopo lo spavento per il quasi autogoal di Di Lorenzo.
- L’ESORDIO. Il nome più atteso, il gioiello di questa estate di calcio mercato… quel Romelu Lukaku che al minuto 61 fa il suo esordio al San Paolo (al posto di uno spento Raspadori) e il belga si prende sin da subito la scena, applaudito dai tifosi presenti nell’impianto di Fuorigrotta. Per il belga un inizio da ricordare: rete (del pareggio) al 91esimo e stadio in visibilio.
- LA PAUSA. Il campionato ritorna il 14 settembre con la trasferta di Cagliari. Una boccata di ossigeno per Conte che in questa settimana (al netto dei nazionali) potrà lavorare per affinare schemi e situazioni di gioco, lavorando in particolare con i 3 nuovi arrivati che potrebbero, dunque, esordire (dal primo minuto) nella trasferta in terra sarda.
- E OSIMHEN? Attualmente il nigeriano è un separato in casa con l’ultima offerta dell’Al Ahli che non ha soddisfatto le richieste (o pretese) di ADL e come contro risposta, Conte non lo inserisce nella lista della Lega. Il tempo potrebbe essere non galantuomo e l’ex bomber azzurro aspetta settimana prossima per un colpo di scena, considerando che la finestra araba del calcio mercato chiude lunedì.