Con l’imminente riapertura delle scuole, torna l’incubo pidocchi per le famiglie. Questi sgraditi parassiti hanno il potere di far impennare le vendite dei trattamenti per prevenirli o combatterli. Sono minuscoli, ma possono pesare parecchio sul portafogli. Sono diversi gli esperti che danno il problema della pediculosi in aumento. C’è chi parla di nuove generazioni di ‘super pidocchi’ più resistenti, chi di effetto ‘rimbalzo’ post pandemia. Fatto sta che per risolvere il problema dell’infestazione occorre far ricorso al trattamento che elimina insetti e lendini (le uova), e poi un prodotto da usare regolarmente per impedire il ritorno del ‘nemico’. Risultato: negli ultimi due anni il mercato dei prodotti dedicati risulta essere in “decisa crescita“, a conferma dell’intensificarsi del problema. È quanto emerge dai dati di Federfarma, elaborati da New Line Ricerche di mercato. In tutti i territori del Paese si osservano trend superiori a +40% nella crescita del fatturato degli antipediculosi tra il 2022 e il 2023 e intorno a +20% tra 2023 e 2024. A incrementare di più è il fatturato dei prodotti preventivi: +51,6% tra il 2022 e il 2023 e +23,3% tra il 2023 e il 2024. Ma, al di là del ritmo di crescita, il valore maggiore resta quello dei trattamenti per eliminare i pidocchi, capace di generare un fatturato che negli ultimi 12 mesi è stato pari a 18,3 mln.
Analizzando l’andamento mese per mese, il contributo maggiore al mercato antipediculosi è dato sicuramente dalla stagione settembre-novembre, tradizionalmente periodo di grande diffusione dei pidocchi per via della riapertura delle scuole e dei vari centri di aggregazione per i ragazzi. Al tempo stesso, negli ultimi due anni anche il periodo primaverile ha fatto registrare una crescita decisa dei consumi, segno di come ormai il fenomeno sia presente in gran parte dell’anno. “Bisogna raccomandare ai genitori sempre di controllare i bambini e di arrivare presto in farmacia, non aspettare troppo tempo. Perché poi di prodotti ce ne sono tanti e diversi, di vecchia e nuova generazione, e con un accurato utilizzo si riesce a limitare il fenomeno“, commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. “Quella che è un po’ la paura delle persone, e che vorrei sfatare, è che questi prodotti facciano male, siano dannosi per i capelli. Quindi talvolta c’è chi, anche se le indicazioni prevedono un ciclo in più applicazioni, dice: il trattamento lo faccio una volta e mai più. Il mio consiglio è invece di farlo tutte le volte che serve, di completare il percorso seguendo le istruzioni. Anzi, meglio una volta in più che una in meno. È l’unico modo per risolvere il problema in maniera duratura. Quindi fatelo con serenità e in caso di dubbi chiedete consiglio al farmacista“.