Palermo, affonda lo yacht da sogno Bayesian: un morto e 6 dispersi

Pierluigi Perretta
Palermo, naufragio veliero

Al largo delle coste di Porticello, in provincia di Palermo, una barca a vela con 22 persone a bordo è affondata a causa del maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto nella zona. Il veliero è stato travolto da una tromba d’aria. Il bilancio della tragedia è di un morto, 6 dispersi (quattro cittadini britannici e due americani) e 15 tratti in salvo. Il corpo dell’unica vittima del naufragio ritrovata fino a questo momento è del cuoco di bordo. Si tratta di un canadese ma con passaporto dell’Antigua. A riconoscerlo sono stati gli altri membri dell’equipaggio superstiti. A recuperare il corpo sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco. Gli altri dispersi sono passeggeri. L’ipotesi dei soccorritori è che possano trovarsi all’interno dello scafo di 50 metri, dove sono rimasti imprigionati. Sul posto anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, nelle ricerche sono impegnati anche due elicotteri. Secondo le prime informazioni l’imbarcazione ‘Bayesian‘, battente bandiera britannica, era all’ancora quando è stata sorpresa da una violenta burrasca. A bordo c’erano 22 persone: 10 membri di equipaggio e 12 passeggeri, di nazionalità britannica, americana e canadese. Risultano ancora dispersi quattro cittadini britannici e due americani. Tra i dispersi ci sarebbe anche l’imprenditore britannico Mike Lynch. La moglie di Mike Lynch, Angela Bacares, è tra le persone che sono state tratte in salvo dai soccorritori. Membro della Royal Society, 59 anni, Lynch è co-fondatore di Autonomy Corporation e fondatore di Invoke Capital. Lynch è inoltre co-fondatore, insieme a Invoke Capital, della società di sicurezza informatica Darktrace. Non ci sarebbe una lista ufficiale dei passeggeri. “Al nostro arrivo abbiamo trovato in acqua soltanto cuscini dell’imbarcazione, ma anche pezzi di legno e altro materiale. Null’altro. C’era il buio assoluto attorno”, ha raccontato il pescatore Fabio Cefalù, intervenuto dopo il naufragio. “Intorno alle 4 e 20 di questa mattina abbiamo visto un razzo partito da una barca al largo di Porticello, abbiamo aspettato che passasse la tromba di mare e ci siamo subito recati sul posto ma non abbiamo trovato nulla”, ha aggiunto. “Poco dopo – ha aggiunto –abbiamo trovato il segnale gps dell’affondamento della barca a vela. E basta”. “Non avevo mai visto una cosa del genere. Una tromba d’aria durata una decina di minuti, uno scenario apocalittico”, ha dichiarato il sindaco di Santa Flavia (Palermo), Giuseppe D’Agostino. Il maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto sul Palermitano ha creato danni anche nel piccolo Comune alle porte del capoluogo siciliano. “Alberi caduti, alcuni tetti scoperchiati e qualche palo dell’illuminazione divelto, ma la vera tragedia è accaduta in mare”, ha detto il primo cittadino. Mentre proseguono le ricerche dei sei dispersi nella piccola comunità di Santa Flavia è scattata una vera e propria gara di solidarietà. “Alcuni superstiti si trovano ancora in ospedale, otto sono stati trasferiti in hotel. Sono tutti sotto choc”, ha affermato ancora il sindaco D’Agostino che ha avuto modo di parlare con il comandante dell’imbarcazione affondata. “E’ molto provato, come tutti gli altri. In questo momento di piena emergenza abbiamo messo in campo le tutte forze disponibili per dare supporto alle forze ordine. La Caritas e le associazioni di volontariato si sono attivate per fornire i beni di prima necessità ai superstiti. Come Amministrazione comunale abbiamo provveduto ad acquistare alcuni indumenti per questa povera gente che ha perso tutto, ma anche tanti cittadini stanno danno una mano. Si è attivata una grande rete di solidarietà”, ha concluso.

Prima il veliero si è inclinato su un lato e in pochi minuti la barca è affondata, è successo tutto in pochissimo tempo”. A raccontare cosa è successo alla Bayesan, colata a picco in rada davanti al porto di Porticello, è il comandante dell’imbarcazione Sir Robert, il primo a soccorrere i passeggeri e l’equipaggio. La barca a vela, battente bandiera inglese, si trovava proprio vicino al veliero naufragato. Sono stati loro a mettere in salvo i 15 sopravvissuti, tra cui un bimbo di un anno, per poi affidarli ai militari della Guardia costiera. Per otto di loro è stato necessario il trasferimento in ospedale. L’allarme è scattato poco prima delle cinque di questa mattina. Il comandante è arrivato sulla terraferma con il suo tender e adesso è tornato sulla sua imbarcazione. “Sentivamo delle urla e con il tender abbiamo perlustrato la zona per diverso tempo, ma dopo avere salvato 15 persone non abbiamo più visto nessuno”, ha detto ancora Sir Robert B. “Mentre c’era una tempesta in corso abbiamo notato che la barca accanto alla nostra ha lanciato il razzo rosso di segnalazione, così io con il primo ufficiale siamo subito saliti sul tender per aiutare i passeggeri. Abbiamo soccorso anche una bimba piccola”. Subito dopo sono arrivate le unità della Guardia costiera. Ma i sei dispersi ancora non sono stati ritrovati. La Guardia costiera di Porticello ha ascoltato i superstiti e verbalizzato le loro testimonianze. Una donna superstite del naufragio ha dichiarato, visibilmente sotto choc, “ho perso mio marito e mio figlio” ed è stata portata in ambulanza all’ospedale di Termini Imerese per eseguire una radiografia. La donna ha raccontato di essere stata sorpresa dalla tromba d’aria mentre dormiva con marito e figlio. E all’improvviso si è trovata in acqua. Il marito e il figlio sono al momento ancora dispersi, anche se i soccorritori temono che si trovino all’interno del veliero colato a picco a 49 metri di profondità. A un certo punto “mentre dormivamo“, lo yacht si è ribaltato a causa di una tromba d’aria. “Ci siamo trovati in acqua“, è invece il racconto di una donna che, insieme alla figlia di poco meno di un anno e al marito, è sopravvissuta. Dopo essere riuscita a riprendere la figlia, l’ha tenuta in alto sollevando le braccia, prima di salire sulla scialuppa di salvataggio. La piccola è stata immediatamente trasferita all’Ospedale dei bambini di Palermo per accertamenti ma le sue condizioni non destano preoccupazione, così come quelle della mamma che ha riportato lievi escoriazioni e una ferita, che i medici hanno suturato. La bimba ha riportato un piccolo trauma cranico. Si trova, invece, al pronto soccorso dell’ospedale Civico il papà. Altri cinque, invece, sono stati condotti al Pte di Bagheria. Tutti sono visibilmente sotto choc ma non in gravi condizioni. L’imbarcazione si trova a una profondità di circa 49 metri e a mezzo miglio dalla costa di Porticello. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio. Le indagini sono condotte dalla Guardia costiera di Porticello, che nelle prossime ore tornerà ad ascoltare il comandante della nave e i superstiti. Il ministero degli Esteri britannico ha fatto sapere di essere al corrente dell’incidente e di essere in contatto con le autorità locali. La barca a vela affondata è il Bayesian. Si tratta di uno yacht di lusso costruito nel 2008 e sottoposto a restyling nel 2020. Il Bayesian è lungo 56 metri ed è in grado di ospitare 12 passeggeri che alloggiano in 6 suite. I membri dell’equipaggio possono essere anche 10, in base alle esigenze. Lo yacht, che batte bandiera britannica, è costruito con uno scafo in alluminio e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in legno. L’imbarcazione può essere spinta da due motori diesel MTU (8V 2000 M72) a 8 cilindri da 965 cavalli. Può raggiungere una velocità massima di 15 nodi con un’autonomia fino a 3.600 miglia nautiche.

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