Frignano: suicidio per ricatto sessuale

Pierluigi Perretta
Suicidio a Pavullo

Arrestato un 40enne per istigazione a suicidio per sextorsion di un uomo di 50 anni, residente a Frignano in provincia di Modena. Le indagini dei Carabinieri di Pavullo del Frignano sono partite in seguito al rinvenimento del cadavere dell’uomo, che si era tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione. Prima di uccidersi, il 50enne aveva lasciato un messaggio nel quale denunciava di essere vittima di un ricatto sessuale da parte di due persone, a lui ignote, che lo avevano costretto a versare denaro, minacciandolo di diffondere immagini sessuali esplicite se non avesse pagato. Quelle immagini oggetto del ricatto ritraevano l’uomo in momenti di autoerotismo registrate attraverso la condivisione della telecamera del proprio cellulare mentre guardava un video porno. A seguito delle indagini ecco la svolta, con l’arresto di un uomo italiano di 40 anni, gravemente indiziato di concorso in estorsione aggravata continuata e istigazione al suicidio.

L’indagine è partita il 28 agosto 2023 a seguito del rinvenimento del cadavere del 50enne. L’uomo, prima di togliersi la vita, aveva redatto un manoscritto con il quale denunciava di essere vittima di un ricatto da parte di due persone, che lo avevano ripetutamente costretto a versare cospicue somme di denaro minacciandolo di diffondere immagini sessuali esplicite che lo ritraevano in momenti di autoerotismo registrate mediante la condivisione della telecamera del proprio telefono cellulare in occasione della visione di un video dal contenuto pornografico. I carabinieri hanno ricostruito con precisione gli importi, i tempi e le modalità di versamento, mediante PostePay, delle cospicue somme di denaro da parte della povera vittima. Sulla scorta delle fonti di prova acquisite, anche mediante intercettazioni, ancora una volta rivelatesi fondamentali, la Procura ha disposto la perquisizione locale e personale degli indagati che è stata eseguita il 2 dicembre 2023. Nella circostanza sono stati sequestrati documenti, messaggi e files che rafforzavano l’ipotesi accusatoria e dimostravano la professionalità e abitualità delle condotte di ‘sextorsion’ poste in essere dai due indagati con analoghe modalità in danno di altre persone. Le continue richieste estorsive hanno determinato la vittima, che aveva prospettato agli indagati i suoi propositi suicidiari non avendo più denaro per pagare il prezzo del ricatto, a togliersi la vita dopo averli ripetutamente e invano supplicati di interrompere le condotte estorsive e le minacce di divulgazione delle immagini che lo ritraevano. Ciò ha convinto la Procura a richiedere la misura della custodia in carcere, oltre che per il reato di estorsione continuata, anche per il delitto di istigazione al suicidio punito con la pena della reclusione da 5 a 12 anni. Sono in corso le ricerche per rintracciare il complice, un uomo di 26 anni di nazionalità ivoriana, destinatario del provvedimento cautelare a oggi sottrattosi alla cattura.

Condividi articolo