Cremona: due morti in auto nel Po, ipotesi femminicidio-suicidio

Pierluigi Perretta
Auto caduta nel Po

I vigili del fuoco hanno recuperato a Casalmaggiore, nel cremonese, un’auto di marca Nissan vista finire nel Po con all’interno delle persone. La vettura è stata recuperata con a bordo due persone già morte: tra le ipotesi c’è quella del femminicidio-suicidio. Le due vittime sono Stefano Del Re e Lorena Vezzosi, di 53 e 51 anni, originari del cremonese ma residenti entrambi a Sant’Arcangelo di Romagna, nel riminese. I carabinieri hanno svolto i primi controlli nelle abitazioni dei due che, da quanto si apprende, erano separati e vivevano entrambi nel comune del riminese. La coppia lascia due figli adolescenti. I Vigili del Fuoco hanno lavorato per diverse ore con un mezzo meccanico e con una gru per ripescare la vettura con all’interno i corpi delle due vittime. Sul posto anche i carabinieri di Casalmaggiore.

Acquisite testimonianze e filmati, si è fatta strada l’ipotesi di un femminicidio. L’inchiesta, coordinata dalla procura della Repubblica di Cremona e gestita sul campo dai carabinieri cremonesi in collaborazione con i colleghi romagnoli, è aperta con l’ipotesi di omicidio suicidio. In sostanza, secondo la teoria investigativa, Del Re potrebbe avere prima ucciso l’ex compagna, madre dei suoi due figli, con la quale era comunque rimasto in buoni rapporti, visto che proprio giovedì sera sarebbero usciti a cena, e poi aver deciso di farla finita buttandosi nel Po. Decisivi, per sciogliere ogni dubbio residuo, saranno i risultati dell’autopsia, che dovrebbe essere effettuata lunedì. Sarà determinante perché gli accertamenti svolti fin qui – in particolare l’ispezione cadaverica – non hanno evidenziato alcuna significativa traccia di violenza sulla donna: né ferite da arma da fuoco, né lesioni da arma da taglio. Solo un trauma alla gamba destra ritenuto compatibile con la dinamica dello schianto. A far supporre il delitto sono le immagini registrate dalle telecamere della società canottieri che guarda proprio al tratto di Po teatro della tragedia. Riprendono l’arrivo dell’auto con la coppia a bordo: sono le 2.56 e la macchina, a velocità sostenuta, esce di strada, sfiora l’imbarcadero e finisce in acqua senza che vi sia alcun tentativo di frenata. Come se il conducente avesse proprio voluto buttarsi nel Po. E soprattutto fissano un particolare: mentre Del Re, in una sorta di estremo tentativo di salvarsi, viene ritratto mentre spinto dall’istinto di sopravvivenza prova vanamente ad aggrapparsi ad una delle barche ormeggiate, Vezzosi non dà mai alcun segno di vita. È immobile sul sedile passeggeri al momento del transito lungo l’alzaia, è nella stessa identica posizione quando la Nissan precipita nell’acqua ed era ancora adagiata in quel modo quando l’utilitaria è stata riportata a riva dai vigili del fuoco. Come fosse già morta o, comunque, in stato di incoscienza e, in ogni caso, non in grado di reagire. Resta anche da capire, se davvero la donna è stata ammazzata, dove sia avvenuto il delitto. Se in Romagna, dopo la cena, magari nella casa riminese da cui Del Re se n’era andato da qualche tempo e dove oggi pomeriggio la Scientifica dell’Arma ha eseguito un sopralluogo accurato, durante il tragitto fra Emilia e Lombardia oppure nel Casalasco, poco prima di finire nel Po.

Dai due filmati, sequestrati e visionati dai carabinieri della Compagnia di Casalmaggiore titolari delle indagini, si vede il veicolo galleggiare per diversi minuti, passare sotto la passerella e di fianco all’attracco, trascinato dalla corrente. È in quel momento che le telecamere inquadrano la scena più drammatica: riprendono il conducente mentre dal finestrino, con un disperato tentativo, prova ad aggrapparsi a uno degli scafi attraccati. Tutto vano perché l’auto sbatte contro la stessa barca e a causa del contraccolpo l’automobilista non riesce a mantenere il contatto. Pochi secondi dopo, meno di dieci, le acque inghiottono la vettura. Gli inquirenti stanno indagando sull’accaduto ma la dinamica sembra abbastanza chiara visto che la zona ha molte telecamere che hanno registrato quanto avvenuto. Verso le 3, una signora, mentre portava fuori il cane, ha visto ha un’auto, una Opel Corsa, sulla strada che costeggia il fiume arrivare ad alta velocità, perdere il controllo e finire sull’argine del fiume senza ribaltarsi. La vettura a quel punto si schianta contro il pontile, perde il paraurti anteriore, si gira come se facesse un testa-coda ed entra in acqua dalla parte posteriore, galleggiando per 4-5 metri prima di iniziare a inabissarsi. Dalle immagini registrate si vede una ragazza che chiede aiuto. Nonostante l’intervento immediato, la corrente troppo forte ha reso complicato l’intervento dei soccorritori: i due sono stati trovati in auto morti con le cinture ancora allacciate. L’auto è risultata essere intestata all’infermiere e ritrovata senza le targhe.

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