A Gelsenkirchen, nella casa dello Schalke 04, va in scena il big match del Gruppo B tra Italia e Spagna, una partita che vale sia il primato nel girone che un’eventuale qualificazione alla fase successiva dell’Europeo.
Spalletti si affida agli 11 della vittoria contro l’Albania confermando Calafiori in difesa e Scamacca in attacco supportato da Chiesa, Frattesi e Pellegrini. La Spagna, dal canto suo, non si fida degli azzurri e La Fuente conferma i 10/11 della formazione dell’esordio con il solo Laporte come unica novità in difesa. Fari puntati sulla sfida a centrocampo tra gli ex Napoli Fabian Ruiz e Jorginho. Arbitra lo sloveno Vincic.
La Spagna conferma i pronostici della vigilia e parte meglio, sfruttando le ripartenze veloci degli esterni di attacco e nei primi 10 minuti, furie rosse pericolose in due occasioni con Pedri e Williams, ma per fortuna degli azzurri, gli spagnoli non sono precisi sotto porta. Spalletti chiama le contromosse e l’Italia accenna una timida reazione con i suoi giocatori chiave ma la Spagna è tecnicamente più forte e va nuovamente vicina al vantaggio prima con Morata e poi con la gran botta da fuori area di Fabian Ruiz e solamente due parate spettacolari di Donnarumma evitano l’ampio passivo. Gli iberici pressano alti sui portatori di palla azzurri che sono costretti a optare per i lanci lunghi cercando l’unica punta Scamacca però l’attaccante dell’Atalanta è (troppo) solo nella morsa dei due centrali spagnoli. Al 44esimo, il primo tiro azzurro ma il tentativo di Chiesa non impensierisce Unai Simon. Due minuti di recupero, qualche scintilla tra i due commissari tecnici e all’intervallo Italia 0 e Spagna 0.
Comincia la ripresa e Spalletti rivoluziona il centrocampo con gli ingressi di Cristante e Cambiaso (in luogo di Jorginho e Frattesi) alla ricerca di un equilibrio tattico in mediana per cercare di arginare le incursioni dei dirimpettai spagnoli. Tuttavia il canovaccio non cambia con gli iberici giocano in scioltezza, pressando e ripartendo in velocita e come nel primo tempo, Pedri sfiora il vantaggio sbagliando clamorosamente a due passi all’altezza del dischetto di rigore. L’Italia non riesce a imporre il proprio gioco e la Spagna al 55esimo passa in vantaggio: cross di Williams (il migliore dei suoi) ma il pallone è deviato da Calafiori. Spagna in vantaggio. Azzurri non pervenuti e al 63esimo Spalletti cambia l’assetto dei suoi inserendo Retegui e Zaccagni per sfruttare le palle lunghe. Il laziale entra col piglio giusto ma è ancora la Spagna a rendersi pericolosa con il solito Williams che al 70esimo va vicino al 2 a 0 ma il suo tiro sbatte sulla traversa. Forze fresche per la Spagna con Ferran Torres, Baez, Perez e Oryazabal mentre il CT italiano si gioca la carta Raspadori per un Italia a trazione super offensiva ma il risultato non cambia e dopo quattro minuti di recupero nonché l’ennesimo miracolo di Donnarumma, la Spagna porta a casa i 3 punti.
La Fuente l’aveva studiata bene e la scelta di Laporte su Scamacca ha pagato in termini di (limitare la) pericolosità tuttavia la differenza di qualità e quantità è stata lampante con l’Italia che ha fatto fatica nella costruzione del gioco dalla trequarti difensiva in su. Jorginho in difficoltà su Pedri mentre Di Lorenzo e Di Marco hanno sofferto la velocità di Williams (il migliore dei suoi) e di Yamal. L’unica nota positiva di questa sera è il risultato, forse ingiusto rispetto a quanto visto in campo a Gelsenkirchen ma è la classifica quella che conta con la Roja a punteggio pieno e sicura della qualificazione agli ottavi.
Ed ora, testa all’ultima partita contro la Croazia a Lipsia per conquistare il passaggio del turno.