Era una domenica di metà ottobre del 1980 e la Roma di mister Liedholm faceva visita al Napoli di Rino Marchesi. Gli anni 80, la nostalgia del calcio che fu e soprattutto, il gemellaggio.
Sulla carta, Roma favorita sugli azzurri vista anche la rosa a disposizione del tecnico svedese: Falcao, Pruzzo, Conti e soprattutto, un giovane Carletto Ancelotti in mediana. Il Napoli, invece, era votato alla concretezza e alla solidità in mezzo al campo: dall’olandese Krol a capitan Bruscolotti passando per Luciano Castellini, uno tra gli indimenticati portieri della storia azzurra.
Pronti via e la Roma è costretta sin da subito a difendersi dalle incursioni del duo Damiani – Pellegrini ma nonostante un Napoli arrembante, la prima rete azzurra è del difensore ospite Romano che di testa, spedisce la palla alle spalle del proprio portiere.
Autogol giallorosso e Napoli in vantaggio. La Roma non reagisce e complice l’ottimo centrocampo azzurro, subisce anche il secondo goal, questa volta da parte di Pellegrini, in fuga tra i centrali giallorossi e approfittando di un’indecisione di Tancredi in uscita dalla sua porta.
Finisce la prima frazione e la pioggia fa capolino sia sul San Paolo che sulla Roma. I giallorossi si aprono in cerca del pareggio e il Napoli cerca di sfruttare gli spazi partendo in contropiede. Sale in cattedra il giovane Musella che si procura il calcio di punizione da cui nasce il secondo autogoal di Di Bartolomei che di testa, spiazza un incolpevole Tancredi. 3 a 0 e partita in cassaforte.
La Roma ormai aspetta solo il fischio finale ma prima del 90esimo c’è gloria anche per Enrico Nicolini che sempre di testa, approfitta del cross di Pellegrini, il migliore della sfida.
Audentes fortuna iuvat avrebbe detto qualcuno. Di certo, quel Napoli di Rino Marchese era nettamente inferiore alla Roma dello svedese ma in quei 90 minuti, il pronostico si ribaltò; le due autoreti (seppur influenti sul risultato finale) furono il frutto di un Napoli coraggioso e voglioso di far bella figura davanti al proprio pubblico. Giusto a promemoria che il calcio (a Napoli) è una cosa seria!