Ecco le dichiarazioni dell’allenatore napoletano post-partita.
Sulle scelte di Natan e Traoré e la difficoltà nel creare palle gol
“ Costruire? Dipende, anche l’anno scorso in gare contro squadre che si chiudono come lo Spezia, la squadra l’ha sbloccata alla fine. Il Genova ha anche valori, ha giocatori bravi in contropiede e non è semplice. Alla prima occasione prendiamo sempre gol, per fortuna che abbiamo questo grande pubblico perché è un’annata strana. Traoré? Dopo un mesetto di preparazione l’ho dovuto mettere in campo, dobbiamo anche vederli questi giocatori. Natan è entrato perché Ostigard era ammonito e poteva rischiare il rosso, come ci è capitato tante volte quest’anno. Ho lasciato addirittura Kvara in campo rischiando, gli ho detto di stare attento al secondo giallo. Per noi è imprescindibile.”
La squadra sente il peso mentale del momento
“Certo, è un momento particolare. Quest’anno sono successe tante cose. A gennaio sono arrivati tanti nuovi ragazzi, non è semplice perché quelli rimasti non sono in fiducia. Abbiamo avuto il 70% del possesso palla, poi dicono che sono all’antica. Da quando ci sono non abbiamo mai avuto il possesso palla inferiore all’avversario. Purtroppo alla prima palla gol prendiamo gol e si cambia la partita. Stringiamo i denti e andiamo avanti così.”
Pensa alle dimissioni
“No, perché sapevo le difficoltà. Garcia non era l’ultimo arrivato, le difficoltà erano oggettive. Sono venuto, ho trovato qualche difficoltà in più ma analizzando le partite e i dati non è che ho la bacchetta magica e metto palla all’incrocio. Se avessi la sensazione che i ragazzi non mi seguissero allora potrei pensare alle dimissioni, ma ho sentito anche le parole di Di Lorenzo. Mi hanno fatto piacere le dichiarazioni di Zerbin, non cambia la sensazione che ho.”
Più spazio per Ngonge e Lindstrom
“è giusto, ma quando arriva un ragazzo a gennaio dal Verona e hai uno che fino a quel momento è stato protagonista non è facile. Un conto è giocare nel Verona, un altro nella squadra campione d’Italia. Piano piano gli si dà sempre più spazio, e vedremo se è già un campione o ci darà una mano sempre più.”
Tifosi delusi anche per la tanta confusione, cosa ti senti di dirgli?
“ Confusione nei moduli non sono d’accordo, sui risultati sono più incavolato di loro. Mi sento napoletano e sto peggio di loro, ma devo anche essere razionale e non mi sembra che la partita sia stata così schifosa. Se la squadra fa più o meno le cose dell’anno scorso, ma non riesce a fare gol perché gli altri si chiudono bene e non siamo lucidi. Se è tutto da buttare hanno ragione queste persone. Se ci fosse un ragazzo che si tira indietro andrei dal presidente e direi di metterlo fuori rosa, ma non è così. La poco lucidità non dipende dall’impegno.”
Ecco il punto di vista di mister Gilardino sul momento del Napoli.
Qual è il segreto per avere una squadra così? “Tanto lavoro, ma soprattutto la disponibilità quotidiana dei ragazzi. Il sacrificio e la voglia di andarsi a prendere i punti ovunque. Oggi non era semplice venire a Napoli contro questa squadra, col Milan nel finale ha creato e avuto occasioni. E’ normale che non sta attraversando un momento eccellente, ma anche noi siamo stati bravi ad arginare sacrificandoci e correndo”