L’acquario di Napoli, noto anche come Acquario Anton Dohrn, ha festeggiato il suo 150º compleanno, confermandosi come il più antico del mondo. Centinaia di persone si sono radunate per celebrare questo incredibile traguardo, unendo la storia secolare dell’acquario con le nuove frontiere della biodiversità e della ricerca marina. L’Acquario Anton Dohrn è un’istituzione che ha resistito alla prova del tempo, mantenendo la sua struttura architettonica originale e aggiornandosi costantemente con le moderne tecnologie. Dopo un restauro durato sei anni, l’acquario ha riaperto le sue porte, offrendo ai visitatori un’esperienza unica che unisce passato e presente. Oltre a preservare la storia, l’acquario si impegna a utilizzare tecnologie all’avanguardia per garantire il benessere degli animali ospitati. La celebrazione ha visto la partecipazione di esperti del mondo scientifico, ricercatori e rappresentanti di associazioni ambientaliste. Silvestro Greco, vicepresidente della Stazione Zoologica, ha annunciato la prossima realizzazione di una nuova nave oceanografica, attrezzata con tecnologie avanzate per la ricerca marina. Questo sforzo si integra con la stretta collaborazione con università e centri di ricerca, rafforzando il ruolo della Stazione Zoologica come principale ente italiano di ricerca marina. In occasione del compleanno, è stata inaugurata la mostra “Un mare di colori – 150 anni nell’Aquarium di Napoli“. L’Acquario di Napoli ha introdotto nuovi ambienti tropicali colorati, progettati per sensibilizzare visitatori e studenti sul cambiamento climatico e sulla tropicalizzazione del Mediterraneo. Fin dalla sua fondazione, l’Acquario Anton Dohrn ha creato un legame affettivo profondo con la città di Napoli. Attraverso le sue porte, generazioni di studenti e cittadini hanno scoperto il mondo marino. Oggi, questo legame persiste come un ponte di connessione tra la comunità e il mare.