Inizia con una sconfitta il 2023 degli azzurri, che cadono a San Siro contro l’Inter per 1-0. A decidere le sorti del match l’ex Roma Edin Dzeko. Di seguito le dichiarazioni di Luciano Spalletti nel post partita.
Non è stato il solito Napoli
“Siamo stati un po’ al di sotto in tutte quelle che sono le nostre qualità, sia offensive che difensive. A volte siamo arrivati bene al limite dell’area, dove poi per loro diventava complicato. Ci è mancata però la giocata importante, penetrante, non siamo riusciti a creare situazioni interessanti. La partita a tratti l’abbiamo fatta anche bene. Abbiamo preso gol sulla caratteristica che temevamo e conoscevamo, ieri ci siamo etti che sono bravi quando recuperano palla e a dilatare il campo sul quinto. Prima che tagli riescono ad arrivare in area e a crossare bene”.
Tra due giornate c’è la Juve
“Non so quali saranno le squadre che arrivano in fondo. Possiamo giocare meglio di stasera. Non l’abbiamo fatto male, possiamo fare qualcosa di più ma ci può stare di fare al di sotto del nostro massimo. Per noi non cambia niente, può succedere, a noi piacciono lo stesso i nostri calciatori”.
Come gestire una sconfitta con cinque punti sulla seconda?
“Per noi non cambia niente, una delle qualità che deve avere una squadra è saper difendersi da tutte le voci che ci corrono incontro, si legge un po’ di tutto, quelli che gli piace portare il discorso dove gli fa più comodo. Non possiamo pararle tutte, ci si distacca un po’ da quello che viene detto, dobbiamo analizzare quel che avviene nel campo e ricomporre le caratteristoche che ci vogliono per andare a vincere le partite. Siamo una squadra forte, abbiamo giocatori seri e si ricomincia con fiducia”.
L’umore della squadra
“Quando si perde l’umore è sempre non dei migliori. Si parla di alcune situazioni che sono successe in campo, in maniera corretta. Ci dispiace aver perso questa partita. Per quel che si è visto, poteva anche essere gestita diversamente”.
Cosa non le è piaciuto?
“Girare palla l’abbiamo fatto bene, in alcuni tratti un po’ lentamente, poco incisivi, poco cattivi, timidi. Ci vuole più personalità, forza, convinzione; non mi è piaciuto questo fatto di essere un po’ timidini”.
Stasera non si è sentito coro di discriminazione territoriale
“Non stiamo attenti ai cori ma se così è stato, sono contento. Bisogna farla finita, in uno stadio di questa qualità con il campo a portata di mano bisogna divertirsi ed essere contenti di assistere a questo spettacolo. Le guerre tra tifoserie sono cose stupide, sorpassate”.