La vita nelle carceri italiane si conferma fra le più complicate dell’Europa, sono infatti salite a ottantuno le vittime silenziose del regime carcerario dall’inizio dell’anno.
Il sindacato della polizia penitenziaria ha posto l’allarme sulla situazione dilagante, le guardie carceriere devono infatti porre sempre più attenzione circa la possibilità di farsi del male dei detenuti
Nel comunicato del sindacato della polizia penitenziaria si legge
“Il personale di polizia penitenziaria è stanco di tenere il conteggio dei detenuti che si tolgono la vita e di rinnovare l’allarme a fare presto. E poi altro elemento sempre più preoccupante si abbassa l’età dei detenuti suicidi a riprova che i giovani, insieme ai tossicodipendenti e a quanti hanno problemi psichici sono i più fragili e vulnerabili”.
Il sindacato chiede all’amministrazione competente di ascoltare le loro proposte circa la possibilità di rendere meno dura la situazione carceraria.
Di certo la rieducazione dei detenuti dev’essere ripensata se in effetti si vuole una rieducazione dei più e non semplicemente una vacanza dall’attività deliquenziale.