Sono 20 le persone accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi.
Queste secondo la Polizia di Stato e la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sono ritenute legate al clan Mazzarella.
Nei confronti degli indagati dal gip di Napoli sono state emesse misure cautelari che la Polizia di Stato ha notificato ai destinatari residenti nei quartieri Forcella e Maddalena della città. Questa si tratta di una vasta operazione anticamorra.
Tra gli accusati c’è anche Antonietta Virenti, di 64 anni, la madre del boss Michele Mazzarella (figlio del capoclan Vincenzo).
Secondo quanto emerge dalle indagini della Squadra Mobile, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini,, il clan Mazzarella imponeva il “pizzo” anche agli ambulanti del mercato “della Maddalena”, che erano costretti a pagare oppure ad acquistare la merce del clan.
Chi non pagava veniva picchiato, anche pubblicamente, come è accaduto a un commerciante schiaffeggiato mentre era al lavoro.
Per Massimo Ferraiuolo, fratello di un ex collaboratore di giustizia, è stato emesso e notificato un arresto in carcere.
Colpisce ancora una volta il fatto che su duecento bancarelle del mercato della Maddalena, sottoposte al pizzo, solo un commerciante, non napoletano ma straniero, ha avuto il coraggio di denunciare l’arroganza della camorra.